L’esercito tedesco invase l’Abruzzo l’11/09/1943. Fino al giugno 1944 gli scontri si susseguirono lungo la
linea Gustav che iniziava alla foce del Sangro, raggiungeva i monti della Meta e arrivava in Campania
seguendo il corso del fiume Garigliano. La frazione Meta di Civitella Roveto posta a 1.050 m s.l.m., priva di
strada carrozzabile e telegrafo, per molte settimane fuori dal controllo tedesco, risultò un rifugio ideale
per i numerosi prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento e per soldati italiani sbandati.
La famiglia Durante di forti ideali antifascisti, come ogni estate trascorse la stagione estiva del 1943 a
Meta. Nella loro abitazione venivano accolti partigiani e smistati i fuggitivi. Tramite una ricetrasmittente
scambiavano messaggi con la V Armata Americana. A metà aprile ’44 Faustino si incontrò a Filettino con
altri partigiani e quattro paracadutisti alleati. Tra questi Bruno Castellani una volta catturato dai nazisti non
esiterà a rivelare ciò che sapeva. Infatti il 1/05/1944 la spia condusse i tedeschi travestiti da inglesi a Meta.
Nel paese in cui si stava festeggiando un matrimonio si diffuse l’allarme. Di fronte alla richiesta di condurli
da Faustino, Mario e Bruno risposero che non avevano un fratello con quel nome. La cugina Concettina
riconobbe gli scarponi tedeschi e i due fratelli furono arrestati e condotti prima nelle camere di sicurezza
della Gendarmeria e poi nelle carceri di Tagliacozzo. La mattina dopo Faustino fuggì dato che era lui il
ricercato. Il 18 maggio il fronte di Cassino venne sfondato e i tedeschi resistettero per altri 15 giorni su un
altro piccolo fronte a sud di Balsorano. La sera del 27 Bruno e Mario, dopo aver subito quasi un mese di
atroci torture, furono caricati con altre due persone (due cognati di Roccasecca) su un camion. La
destinazione era ignota. L’autista disse in seguito che i prigionieri erano stati fucilati nella campagna di
Tagliacozzo e qui sepolti. Tuttavia i corpi non furono mai trovati.
( a cura di Cicchetti Ivan)