“Ricordiamo che il nostro Piano antidiscariche protocollato tre anni fa – proseguono i 5 stelle – era corredato da un censimento delle discariche abusive che erano risultate essere 19, di cui 9 contenenti amianto; un argomento quanto mai attuale perché proprio allora la Regione Abruzzo aveva stipulato un Accordo quadro con il ministero dell’Ambiente per dare attuazione al Piano straordinario di bonifica delle discariche abusive e il relativo programma che prevedeva interventi per circa 16 mln di euro, ma non risulta che l’Amministrazione si adoperò per aderire alla richiesta fondi. Allora il nostro progetto sembra non essere stato preso in considerazione ma il problema è ben lontano dall’essere risolto: al contrario gravano ancora sui conti della Regione (l’ingiunzione di pagamento è arrivata ad aprile 2016) i 10 mln e 270 mila euro di multa che la Corte di giustizia europea ha comminato nel 2014 per le gravi infrazioni riscontrate sul territorio. A firma della Ragioneria generale dello Stato (Daniele Franco) è stato poi redatto un documento che quantifica sito per sito l’importo dovuto dagli enti locali, tra cui la Regione Abruzzo, per il recupero delle somme anticipate dallo Stato”.
“Nel quadro di questa situazione critica e della sua attualità, e accogliendo il commento dell’assessore Mastroddi che ha dato atto di un malcostume diffuso impegnandosi a valutare adeguate iniziative di controllo, chiediamo ai responsabili politici e ai governatori che il primo obiettivo di una corretta amministrazione sia quello di impedire che nuovi rincari gravino sui contribuenti – premono gli esponenti del Meetup – a fronte di trasgressioni o inefficienze altrui; chiediamo inoltre che i nostri rappresentanti si impegnino in una disamina approfondita del problema rifiuti e nell’adozione di buone pratiche preventive e deterrenti provvedendo così in maniera concreta alla lotta alle discariche abusive”.
“Gli attivisti del Meetup – concludono i 5 stelle sul proprio sito web – come dal 2014, continueranno a contribuire con proposte, approfondimenti e una corretta informazione: a questo scopo chiederemo che sia organizzata, come è stato fatto per il Cam, un’assemblea aperta con i rappresentanti della Segen, i quali saranno a disposizione dei cittadini per rispondere alle domande e chiarire le nuove misure adottate”.