TAGLIACOZZO. L’ARTE DI GABRIELE ALTOBELLI CELEBRA LA METAFORMOSI DI UNA CITTÀ
Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale. (Marcel Proust)
Tagliacozzo è una straordinaria città rinascimentale di 7000 abitanti con un importante richiamo turistico, famosa per essere stata Capitale della Cultura nella Marsica e conosciuta come uno dei borghi più belli della nostra penisola.
Numerose, infatti, sono le iniziative volte a valorizzare la bellezza di questa città d’arte: mostre, rassegne musicali, eventi teatrali, manifestazioni di prestigio come il celebre Festival internazionale di mezza estate che in trent’anni ha realizzato 851 spettacoli, portando in Abruzzo artisti da tutto il mondo. Attività che smuovono una grande corrispondenza di pubblico – circa trentamila presenze ogni estate – grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e del sindaco Vincenzo Giovagnorio che lavorano costantemente per promuovere un prezioso patrimonio storico culturale da salvaguardare.
All’impegno encomiabile degli amministratori si ispira dunque Metamorfosi di una città, scultura in ferro opera dell’artista Gabriele Altobelli, inaugurata da pochi giorni e incastonata come un gioiello prezioso a Largo del Popolo.
Artista polimaterico di Arte Contemporanea, restauratore ed esperto nella lavorazione e nel recupero di materie prime di ogni tipo, specializzato in “recupero e ristrutturazione dei giardini nelle dimore storiche”, insegnante ma anche scrittore, Gabriele Altobelli, avezzanese di nascita ma cittadino onorario di Tagliacozzo, con Metamorfosi di una città vuole rappresentare una sorta di riconciliazione tra la forma del paesaggio urbano delle epoche precedenti e l’attuale sovrapposizione di architetture urbanistiche spesso non intonate con gli stili che hanno caratterizzato le linee guida nell’impianto edificatorio delle città italiane.
Il messaggio è chiaro e diretto: sensibilizzare borghi, paesi e città italiane ad accogliere tutte le forme d’arte possibili che si sposino con la bellezza del paesaggio circostante e che possano essere espresse nel loro personale e libero linguaggio, creando, come nel caso degli antichi vicoli e delle moderne strade che si intrecciano nel centro storico di Tagliacozzo, contrasti più netti, disobbedendo quindi a regole prestabilite e divenendo in tal modo opera d’arte.
L’autore è presente nell’opera, oltre che alla sua realizzazione manuale, anche attraverso il suo impegno concettuale definendo, attraverso la scelta dei materiali, “la metodologia con la quale operare e la conduzione tecnica per mantenere fede al suo intervento dove riconosce gli elementi più potenti della sua opera d’arte, ovvero, i silenzi nei suoi spazi. Silenzi che si ha il privilegio di ascoltare durante le passeggiate nel dedalo di strade e di palazzi storici che si intrecciano nel borgo antico di Tagliacozzo“.