Domani, lunedì 9 ottobre, si discuteranno in consiglio comunale 4 mozioni presentate dal Gruppo Consiliare di opposizione Tagliacozzo Unita. “Le prime due mozioni” -spiega il Capogruppo Vincenzo Montelisciani- “chiedono di impegnare la giunta comunale a mettere in campo una serie di interventi per la messa in sicurezza del territorio che abbiamo studiato insieme a tecnici, esperti del settore e volontari di Protezione Civile. Anche qui a Tagliacozzo dobbiamo programmare azioni per la prevenzione e il contrasto delle conseguenze negative e potenzialmente disastrose degli eventi estremi, naturali o determinati dall’uomo, che purtroppo, di anno in anno, diventano sempre più frequenti e sempre più intensi. In particolare, vista anche la recente e terribile esperienza di questa estate, chiediamo che si prendano provvedimenti per la cura e la messa in sicurezza della nostra pineta, che è da tutti riconosciuta come la zona più rischiosa per l’incolumità pubblica nel caso di incendio. Si tratta di segnare delle linee taglia fuoco, allontanare la vegetazione boschiva dall’abitato, ripulire il sottobosco, e favorire la crescita della vegetazione autocnona; in più, bisogna riprendere in considerazione l’idea di installare una rete di idranti per la captazione dell’acqua del Fiume imele a servizio della Pineta. Allo stesso tempo bisogna valutare anche le altre criticità al fine di verificare la necessità di effettuare simili interventi anche in altre zone del paese.
Continua Montelisciani: “bisogna poi mitigare il rischio legato alle cosiddette “bombe d’acqua”. A tal fine la seconda mozione intende attivare interventi straordinari per la completa ripulitura e ri-naturalizzazione del fiume Imele, una ricognizione della rete fognaria e del sistema di griglie di scolo, tombini e chiusini, una pulizia straordinaria di canali e fossi. Occorre poi intervenire sulle aree a rischio idraulico o dissesto idrogeologico, o comunque interessate da fenomeni franosi.”
“Bisogna interessare organicamente tutte le autorità competenti a cominciare dall’autorità di bacino, il Cam e la Regione Abruzzo, ma bisogna mettere a disposizione anche risorse proprie perché queste sono priorità. Si parla sempre di prevenzione, nei convegni, in televisione, ma comunque sempre dopo che si è verificato un disastro. Noi crediamo sia necessario mettere in campo azioni concrete qui ed ora.”
“Su questa scia, con la terza mozione, chiediamo anche un aumento del contributo al Nucleo di Protezione Civile di Tagliacozzo, che da due decenni svolge un servizio essenziale e vitale per tutti i cittadini, ma che sta attraversando un momento di difficoltà economica. Chiediamo pure l’immediata installazione della cartellonistica relativa proprio al piano di emergenza comunale, per il quale la passata amministrazione aveva stanziato dei fondi e che adesso sono stati spesi per fare altro. Quei fondi vanno recuperati e utilizzati per quello a cui erano destinati. Peraltro il gruppo di Tagliacozzo è tra i migliori d’Italia e ha sempre collaborato con tutti, nell’interesse della popolazione. Basti ricordare il lavoro che i volontari hanno prestato per la redazione del piano di emergenza comunale o l’immane e provvidenziale impegno profuso durante l’emergenza incendi di questa estate. Nei momenti di difficoltà ci sono sempre stati, adesso tocca a noi dare un segnale di attaccamento e di solidarietà verso questa comunità di uomini e donne sempre pronti ad aiutare il prossimo. Facemmo la stessa proposta prima dell’estate, ma ci fu respinta. Questa volta confidiamo in un esito diverso, anche perché, francamente, si spendono tanti soldi per iniziative molto meno serie e prioritarie.”
L’ultima mozione presentata dal Gruppo Tagliacozzo Unita -che verrà posta in votazione sempre nel Consiglio Comunale del 9 ottobre- concerne la proposta di ripristinire l’unico nome della frazione di Villa San Sebastiano. Spiega Montelisciani: “Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato modificato lo statuto comunale. Tra le diverse modifiche proposte e approvate c’era anche quella di sdoppiare la frazione di Villa San Sebastiano. È stato un’azione che ha mortificato il sentimento e la storia di una popolazione che sente di appartenere, e che di fatto appartiene, ad un’unica comunità. Un errore alimentato anche da qualche mistificazione a cui, però, con questa mozione si può porre rimedio. Peraltro la nostra mozione ha già riscosso il consenso unanime dei membri della commissione regolamenti e statuto, e quindi siamo sicuri che presto questa vicenda si risolverà.”