Apprendiamo da articoli di stampa che i deputati del Partito Democratico Stefania Pezzopane e Camillo D’Alessandro hanno presentato una proposta di legge per sospendere l’attuazione del decreto Lorenzin, che impone il taglio di alcuni importanti servizi nei piccoli ospedali abruzzesi, tra i quali quello di Tagliacozzo. Proprio sulla base di quel Decreto, infatti, il Governatore D’Alfonso ha stabilito e programmato che Tagliacozzo dovrebbe perdere il Punto di Primo Intervento in favore di una semplice postazione medicalizzata di 118.
Al riguardo non possiamo non ricordare alla cittadinanza che, soltanto l’anno scorso, chiedevamo al Sindaco Giovagnorio e all’assessore Paolucci di impegnarsi per modificare le norme che predisponevano la chiusura del Punto di primo intervento di Tagliacozzo. Anzi, ne chiedevamo il potenziamento, di cui ravvisavamo e ravvisiamo assoluta necessità.
Per queste posizioni espresse, fummo allora accusati da Giovagnorio e da altri autorevoli esponenti del PD di essere allarmisti, sciacalli, populisti, terroristi. Il 17 marzo 2017 ricevemmo anche la visita dell’assessore regionale Paolucci, che venne a “rassicurare” sul buon operato della sua Giunta e sul fatto che si sarebbe presto occupato del nostro presidio per metterlo definitivamente in sicurezza con una delibera ad hoc, che sarebbe stata preparata nel giro di “pochi mesi”. Di quella delibera a oggi non c’è alcuna traccia.
A distanza di un anno, però, Pezzopane e D’Alessandro chiedono al Governo di sospendere l’attuazione di quelle norme che proprio il loro partito quando erano al governo della Repubblica e della Regione ha promosso. Norme che impongono quello che oggi i due deputati chiedono di evitare. Il PD e i suoi sindaci, incluso quello di Tagliacozzo, oggi cambiano linea, quando lo stesso PD e gli stessi sindaci soltanto un anno fa tacciavano di ogni nefandezza chi -come noi- chiedeva le stesse cose. Il tempo di passare dalla maggioranza all’opposizione: non ci vuole poi molto a ribaltare una linea politica!
Questa vicenda chiarisce definitivamente almeno due cose: la prima è che l’anno scorso aveva ragione Tagliacozzo Unita; quei provvedimenti esistono e devono essere cambiati, in primis dalla Regione Abruzzo che può intervenire modificando il Piano Sanitario Regionale. La seconda è che al Partito Democratico fa bene stare all’opposizione, e di questo, in tutta evidenza, sono convinti anche i cittadini italiani.
Per concludere sulle questioni del Comune di Tagliacozzo, dopo una figura come questa, le dimissioni del Sindaco sarebbero un atto troppo galante a cui non ci aspettiamo di assistere. Tuttavia le scuse ci sembrano doverose: invitiamo il Sindaco e la maggioranza a chiedere scusa ai cittadini Tagliacozzani in quanto adesso è dimostrato che sulla questione della sanità hanno preferito difendere il partito che li ha sostenuti alle elezioni anziché il diritto alla salute dei cittadini e del territorio che dovrebbero rappresentare.