Rimetteranno i soldi in una tasca ma li riprenderanno dall’altra.
E’ indiscutibilmente questo il senso dell’accordo che ieri mattina hanno siglato le Regioni Lazio e Abruzzo insieme al Ministero dei Trasporti. A seguito dell’aumento, scattato il 1 gennaio 2018, del 12,89% applicato da Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, si è attivata una mobilitazione condotta con estrema convinzione da parte dei sindaci di Abruzzo e Lazio, che ha portato ad un incontro con il Ministro Graziano Delrio.
Oggi è stata resa nota la notizia secondo cui le Regioni Lazio e Abruzzo finanzieranno l’applicazione dello sconto del 20% in favore degli utenti dell’infrastruttura. Zingaretti, presidente del Lazio, l’ha definita una “boccata di ossigeno per i pendolari” mentre D’Alfonso non si è ancora espresso.
Ma quello che loro chiamano “sconto in favore degli utenti” è in realtà un favore al concessionario, che continuerà ad incassare senza problemi l’aumento previsto, ed un torto ai cittadini abruzzesi, utenti e non del tratto autostradale, che dovranno pagare di tasca loro quest’atto di ingiustizia.
Soldi pubblici per coprire i buchi di un accordo scellerato.
E non sono mancate le reazioni dei sindaci. Settimio Santilli, primo cittadino di Celano, lo ha definito come “il peggior accordo che i due Presidenti di Regione e Ministero potessero fare e dal quale mi dissocio totalmente”. “Se è vero – ha spiegato – dello sconto del 20% per i pendolari, che pagheranno le regioni Lazio ed Abruzzo, con le rispettive fiscalità, vuol dire che tutti gli abruzzesi e laziali pagheranno, compreso chi l’autostrada non la prende… e Autostrada dei Parchi non perderebbe nulla continuando ad applicare l’aumento del 12,8%. Smettetela di prendere per i fondelli il popolo e di far pagare sempre la collettività! – ha tuonato il sindaco – E’ una proposta scandalosa e irricevibile! Si approvi il piano economico finanziario dell’Autostrada dei Parchi, ridiscutendo le tariffe del contratto e sospendendo nel frattempo gli aumenti!”
Anche il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, che fu delegato a parlare con Delrio, ha espresso grande insoddisfazione: “Non erano questi gli impegni presi dal Ministro. Non siamo soddisfatti, manco per niente. Non esistono solo i pendolari e non dobbiamo essere noi a pagare i danni di una concessione palesemente sbilanciata a favore di un privato”
“C’è chi con l’autostrada ci lavora – ha detto Di Natale – chi la prende un paio di volte a settimana; c’è la mobilità turistica o ipoteticamente tale. Ci sono gli spostamenti per motivi di salute.
Insomma, non ci siamo proprio. Quindi… andiamo avanti, fino a quando il Governo (che ha promesso altro di fronte a migliaia di cittadini) non torna a fare quello che deve fare: stare dalla parte dei cittadini”.