“Non esiste il sistema Tedeschi, non esiste il sistema Marsica , esiste solo il sistema Capogna.” Con queste parole il sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi respinge tutte le accuse e si dichiara “innocente e all’oscuro di tutto, con la speranza di arrivare presto in dibattimento per mostrare tutta la documentazione a mia discolpa .” Una conferenza stampa, quella del primo cittadino cerchiese, che fa pensare a un fiume in piena . ” mi sento ostaggio di un film, un film scritto dalle assurde accuse di Capogna” si dichiara vittima di una gogna mediatica folle che da giorni lo porta a campeggiare nelle prime pagine dei quotidiani locali. Ammette di aver vissuto un periodo complicato, di aver avuto paura dell’arresto pur non conoscendone i motivi e da qui parte un nemmeno tanto velato attacco a un certo modo di gestire le indagini:” più di una volta, sempre con la procura di Avezzano di mezzo, ho appreso di essere indagato da messaggi su watsapp inviato da qualche giornalista di mia conoscenza. Addirittura ci sono stati giornalisti che prima di me hanno appreso di un blocco dei miei conti correnti. Fughe di notizie inaccettabili che lasciano perplessi” e poi un accusa ad “un amministratore di Avezzano di cui non faccio il nome solo perché ci sono le elezioni che in alcune chiacchierate fatte in posti pubblici avezzanesi preannuncia procedimenti giudiziari aperti nei miei confronti.” Ribadisce infine la sua estraneità ai fatti che sono solo film assurdi orchestrati dal Capogna e parla anche però di giustizia ad orologeria. Nello stesso tempo però si dice fiducioso nella magistratura e convinto che saprà sicuramente dimostrare la sua innocenza. A riprova del l’infondatezza delle accuse , tedeschi chiama in causa ” l’alto spessore degli alti amministratori coinvolti nell’inchiesta, amministratori di comuni nei quali non ho addirittura mai messo piede.”