Terremoto: trema ancora la terra nel Centro Italia

Si sono verificate altre due scosse di magnitudo superiore ai tre gradi. La prima (3.2) è stata registrata, alle 22.52 di ieri, tra le province di Macerata e Ascoli Piceno e ha avuto ipocentro a dieci chilometri di profondità ed epicentro a sette chilometri da Castelsantangelo sul Nera (Macerata), nove da Montemonaco e Montegallo e 12 da Arquata del Tronto. L’altra (3.3) c’è stata alle 2.04 tra Lazio, Marche e Umbria, con ipocentro a 13 chilometri di profondità ed epicentro a sei chilometri da Accumoli e dieci da Arquata del Tronto e Norcia. In nessuno dei due eventi sismici sono stati segnalati nuovi crolli.

Ci si è messa, come se non bastasse, a complicare la situazione nell’area una frana che ha bloccato la statale Salaria in entrambe le corsie all’altezza di Quintodecimo, in provincia di Ascoli Piceno, a pochi chilometri da Arquata del Tronto. Al momento la statale è chiusa sia in direzione Rieti sia in direzione Ascoli, per consentire ai Vigili del fuoco di ripristinare la viabilità. Nel frattempo 80 squadre di tecnici inizieranno le verifiche di agibilità degli edifici privati lesionati dal sisma. Ad Amatrice, invece, oggi, è atteso il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, per verificare se sarà possibile utilizzare i moduli abitativi di Expo per dare un riparo a tutti coloro rimasti senza casa.

 

Alex Amiconi

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