Fino al 20 dicembre, lo svincolo autostradale di Tornimparte subirà una chiusura parziale.
«Dopo la riapertura del Casello per il fine settimana dell’Immacolata, apertura che ha consentito di verificare la funzionalità del nuovo assetto», ha comunicato Strada dei Parchi tramite la Toto Holding, “e che ha come obiettivo garantire il transito degli automobilisti e dei turisti per la stagione invernale, sulla A24 ora si procederà ad una chiusura parziale dello svincolo fino al 20 dicembre. Entro questa data è prevista la conclusione della ricostruzione del viadotto Sant’Onofrio, cui manca solo la posa delle ultime due campate delle sei previste».
«Questi lavori si sarebbero potuti realizzare per la gran parte di notte», si legge nella nota, «ma ridurre i tempi e evitare ulteriori incertezze legate alle condizioni metereologiche hanno spinto verso la scelta di concentrare i lavori, tenendo aperto il cantiere anche durante il giorno».
Il sindaco di Tornimparte, l’ingegnere Giacomo Carnicelli, riconoscendo l’importanza dei lavori di adeguamento sismico che interessano tutto lo svincolo e il viadotto, sottolinea però quanto una serie di problemi tecnici e burocratici stiano allungando troppo i tempi di riconsegna dei lavori.
«L’attenzione non va posta solo sugli eventuali disagi legati al turismo invernale», il commento del primo cittadino, «bensì sull’intera comunità che risiede in zona, che va dall’Altipiano delle Rocche fino all’Aquila passando per Tornimparte. Non bisogna dimenticare», continua, «che i nostri sono territori già fortemente provati dal sisma del 2009 e che proprio per questo, meritano un’attenzione particolare. Dopo il 6 aprile tutti i Comuni ad ovest di quello dell’Aquila hanno subito un aumento demografico che ha comportato un innalzamento del traffico veicolare proprio nel casello di Tornimparte».
«Traducendo in numeri, tra ingressi e uscite», dice Carnicelli, «parliamo di 620mila pedaggi solo nell’ultimo anno. Cifre importanti se pensiamo che nel tratto autostradale dell’A24 tra Valle del Salto e L’Aquila est, con soli 30 chilometri ci sono ben quattro caselli».
Le preoccupazioni del sindaco aumentano quando pensa che i disagi vissuti fino ad ora sono solo quelli legati alla prima tranche dei lavori. Per l’anno 2020, infatti, sono previsti altri lavori che riguarderanno l’altra carreggiata, più la rampa di accesso, lavori che richiederanno mesi e mesi di viabilità incerta.
«Si rischia una desertificazione del tessuto sociale ed economico in quanto il Comune di Tornimparte e tutto il circondario, in tema di trasporti, dipende esclusivamente dalla rete autostradale. Proprio per questo», conclude il primo cittadino, «in un recente confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato consegnato un dossier dove si evidenziano tutte le criticità legate alla durata dei lavori e dove si richiede un’attenzione maggiore sui tempi di riconsegna del cantiere».
«L’impegno da parte della Concessionaria di garantire la stagione sciistica rimane e la data del 20 dicembre è quella indicata per la riapertura, così da essere pronti per le feste natalizie», si specifica nel comunicato alla stampa di Strada dei Parchi, «fermo restando che la soluzione sperimentata in questi giorni ha permesso di testare una riapertura in qualsiasi momento del Casello, in entrambe le direzioni di marcia, qualora l’arrivo della neve consenta l’avvio della stagione sciistica a Campo Felice ed Ovindoli. Per consentire il varo delle ultime due campate del nuovo viadotto di Sant’Onofrio, il traffico da Roma per L’Aquila e viceversa, fino al 20 dicembre, verrà incanalato su un bypass temporaneo. Per fare questo sarà necessario interdire al traffico le rampe dall’Aquila verso Tornimparte e da Tornimparte verso Roma».
Michele Rossi