Dopo l’entrata in vigore del decreto che ha imposto una serie di limitazioni nel panorama ferroviario a livello nazionale, come la riduzione della frequenza e della velocità dei treni, il direttore generale di TUA S.p.A., Giuseppe Alfonso Cassino, ha annunciato che proporrà all’agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), organo che ha la giurisdizione sulle ferrovie italiane, in un incontro che si terrà il 23 novembre a Roma, le misure di sicurezza alternative atte ad assicurare il potenziamento dei collegamenti tra la zona frentana e l’infrastruttura nazionale.
“Abbiamo dovuto adempiere alle disposizioni normative impartite dell’agenzia per la Sicurezza – ha detto Cassino – anche se è evidente che in alcuni casi, come ad esempio sulla nostra tratta Lanciano-San Vito, le stesse normative hanno avuto effetti limitati rispetto ad altre ferrovie regionali. La zona frentana – ha aggiunto il direttore generale di TUA – ha la necessità di essere interconnessa con maggior frequenza e velocità alla direttrice adriatica per garantire alle zone interne della regione un sistema di offerta del trasporto ferroviario maggiormente rispondente alle esigenze di mobilità, fermo restando gli standard di sicurezza. Stiamo studiando – ha continuato Cassino – delle misure mitigative ai rigidi paletti normativi imposti da ANSF affinché la frequenza dei treni tra Lanciano e San Vito possa aumentare, così come la velocità nei collegamenti. Proprio di queste misure mitigative – ha fatto presente Cassino – discuteremo con i massimi dirigenti ANSF a Roma il prossimo 23 novembre e auspichiamo un esito positivo dal confronto”.
In realtà, i provvedimenti imposti dall’Agenzia “in materia di sicurezza dell’esercizio ferroviario sulle reti regionali” non riguardano la sola tratta abruzzese ma svariati collegamenti in tutto il Paese, per l’esattezza circa 3700 chilometri di ferrovia gestite da operatori come Sangritana
/divisione ferroviaria TUA. L’obiettivo – si legge nel provvedimento – è quello di far circolare “non più di un treno ogni ora per ciascun senso di marcia” al fine di rendere il sistema ancora più sicuro.
“In questo momento – ha spiegato Cassino – i tecnici della ferrovia, sotto il coordinamento della direzione d’Esercizio, stanno lavorando ad un’attenta valutazione dei rischi per proporre un pacchetto di misure tese a ridurre le restrizioni imposte dal decreto. Il nostro obiettivo – ha concluso il direttore di Tua – è quello di ristabilire lo status quo già dall’11 di dicembre, cioè dal giorno di entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, potenziando, nel rispetto degli standard di sicurezza nazionali, una tratta di importanza strategica per la mobilità dell’Abruzzo”.