“La situazione in cui viene lasciata in abbandono la società di trasporto pubblico abruzzese TUA è inaccettabile. Le parole del Sottosegretario con delega ai trasporti Umberto D’Annuntiis in Consiglio regionale, che non ha risposto nel merito alla mia interpellanza sul tema, ne sono una prova evidente. Ci sono quattro sigle sindacali in stato di agitazione che rappresentano in totale 750 lavoratori sui 1300 totali; ben oltre la metà dell’organico regionale. Finora dal centrodestra non si è vista ancora una concreta apertura al dialogo, con i tavoli di confronto lasciati in mano ai vertici aziendali con esiti fallimentari. Per me è il segno della totale assenza di una politica in grado di dare una visione chiara al futuro dell’azienda. Fino a oggi le gravissime carenze presenti in azienda sono state coperte dal personale, anche ben oltre i propri doveri contrattuali. Adesso è il momento di dire basta”.
Ad affermarlo è il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri a seguito dell’interpellanza riguardante la società TUA discussa nell’ultima seduta del Consiglio: “Il governo di Regione Abruzzo – spiega Taglieri – prova a nascondere sotto al tappeto la situazione di disagio assoluto. Si parla di accordi trovati nel giugno scorso ma, di fatto, smentiti dall’esito negativo del tavolo di riconciliazione di novembre tra l’Azienda e i lavoratori organizzato dalla Prefettura di Chieti. È evidente che le condizioni di lavoro non sono migliorate in niente”.
“La situazione rimane di emergenza. Ci sono circa 300 lavoratori in meno rispetto al passato, e saltano centinaia di corse su tutto il territorio regionale, causando disagi agli incolpevoli pendolari. Si fa sistematico ricorso al lavoro interinale, disattendo qualsiasi promessa di assunzioni e stabilità contrattuali. Non si vede alcuna conversione di part time in contratti a tempo indeterminato. Mancano tutele efficaci per quei lavoratori che hanno accumulato anni di esperienza sul campo e di formazione, che rappresentano un valore aggiunto per l’azienda e che invece non vengono stabilizzati. Non c’è alcuna risposta concreta: utenti e lavoratori stanno subendo la disorganizzazione di una società che dovrebbe erogare servizi e non disservizi”.
“È il momento che la politica ci metta la faccia, lavorando seriamente alla soluzione dei problemi con i fatti. Fare conferenze stampa per promettere e propagandare risultati che sono poi disattesi dall’evidenza della realtà è inaccettabile. La Giunta deve ascoltare i sindacati e mettere nero su bianco soluzioni reali. Altrimenti, se il centrodestra non è grado di fare il proprio dovere, tolga il disturbo il prima possibile e lasci spazio ad altri”, conclude Taglieri.