PESCARA: LA POLIZIA DI STATO SMANTELLA UN’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE OPERANTE TRA LE PROVINCE DI PESCARA E CHIETI, DEDITA ALLA COMMISSIONE DI TRUFFE AI DANNI DI BANCHE E SOCIETÀ FINANZIARIE.
Sono 32 le persone indagate e 40 le truffe complessivamente scoperte che hanno fruttato all’organizzazione oltre 300.000 euro di profitti illeciti.
Un’organizzazione criminale avente base a Pescara è stata sgominata dalla Polizia di Stato sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, con il personale della Squadra Mobile e del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara che hanno denunciato tre persone per associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di truffe e altre ventinove per truffa in concorso. Promotori della banda erano due pregiudicati pescaresi, M.P. di 46 anni, e P.D.F. di 64 anni, insieme ad un foggiano, F.S.D.S. di 57 anni.
Il meccanismo truffaldino si basava su un collaudato modus operandi che prevedeva l’individuazione di persone in difficoltà economiche a cui veniva proposta l’erogazione di un finanziamento attraverso una richiesta inoltrata a banche e società finanziarie di Pescara e Chieti. Tali soggetti, a cui veniva fornita una falsa documentazione attestante il possesso dei requisiti per accedere ai finanziamenti, (buste paga, documentazione INPS, dichiarazioni dei redditi) venivano accompagnati presso istituti bancari e società finanziarie dai componenti dell’organizzazione che li assistevano in tutti gli adempimenti burocratici. Una volta ottenuti i finanziamenti, una parte del compenso veniva ceduto ai membri dell’associazione, mentre il soggetto beneficiario tratteneva la restante somma, limitandosi poi a restituire solo le prime rate di rimborso.
Il sodalizio in parola ha in tal modo consumato almeno 40 truffe, procurandosi un ingiusto profitto complessivo di oltre 300.000 euro.
Le indagini sono cominciate nel novembre del 2015, nel mentre di un’attività della Squadra Mobile su un traffico di droga che ha fatto emergere anche tale nuovo filone investigativo. In questi giorni, sono stati notificati agli indagati gli avvisi di conclusione delle indagini, emessi dalla Procura pescarese.