Rocca di Mezzo (AQ). Pomeriggio all’insegna della cultura quello che si è vissuto ieri 27 giugno all’interno della bellissima cornice del giardino del Parco Regionale Sirente Velino. Decine e decine di spettatori, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, hanno potuto godere della presenza della scrittrice di fama internazionale Dacia Maraini che ha presentato per la prima volta il suo ultimo romanzo “Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina”. All’incontro, organizzato dall’associazione culturale “Monti Naviganti” in collaborazione con il comune di Rocca di Mezzo, la ProLoco e il Parco Sirente Velino, hanno partecipato il sindaco del capoluogo dell’Altopiano, Mauro Di Ciccio e il commissario del Parco, Igino Chiuchiarelli, che nei loro saluti iniziali hanno ribadito l’importanza dell’unione della cultura con la natura, sottolineando la felicità per un simile evento capace di dare lustro al nostro territorio, soprattutto dopo il triste periodo vissuto a causa della pandemia.
Presenti anche Loredana Agnifili, presidente dell’associazione promotrice dell’evento, la storica e docente Maria Teresa Giusti e Alessandro Masi segretario generale della società “Dante Alighieri”, che hanno affiancato la scrittrice, permettendoci di conoscere più da vicino il suo nuovo romanzo “Trio”.
La Sicilia del ‘700 colpita dalla peste fa da sfondo all’amicizia epistolare tra due donne Agata e Anna che condividono l’amore per lo stesso uomo, Girolamo, marito della prima e amico/amante della seconda. Una storia delicata che mette in risalto “uno dei sentimenti più belli e generosi che conosca”, ha chiarito la scrittrice toscana. L’amicizia.
Un puro sentimento di amore, svincolato da ogni forma di interesse che spesso si trova a combattere con la gelosia, la stessa che vivono le protagoniste del libro. “Un sentimento primordiale che condividiamo con gli animali, ad esempio – spiega la Maraini – Ma se vogliamo essere diversi da loro dobbiamo mettere davanti la civiltà, saper controllare questi sentimenti naturali che tutti hanno, dalla gelosia, alla rabbia, all’odio fino ad arrivare all’aggressività. Ma civiltà significa esattamente sublimare queste emozioni e saperle controllare”.
Agata e Anna, evidentemente due donne “speciali” per l’epoca perché capaci di scrivere e leggere, si confidano in una Messina svuotata dalla peste. “Oggi come allora, gli stessi risvolti psicologici – chiarisce la Maraini – cambiano i virus, ma gli essere umani restano gli stessi. Bisogna sempre andare alla ricerca di un colpevole oppure di un rimedio alternativo per combattere la malattia”.
Con simpatia Dacia Maraini ha anche raccontato come ha vissuto i mesi di isolamento: “Sono stata sola nella mia casa a Roma, non è cambiato molto perché noi scrittori lavoriamo da casa, ma mi è mancato il contatto sociale ed eventi come questi, anche se ho partecipato ad incontri via Zoom o Skype che ho dovuto imparare a maneggiare. Certo cucinare per se stessi non è bello, ma sono diventata amica di un gabbiano che ora mi aspetta tutti i giorni sul terrazzo”. Nelle quasi due ore di presentazione non sono mancate anche le emozioni nel ricordare gli incontri e i viaggi con grandi come Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Maria Callas.
La presentazione di “Trio” ha dato il via al calendario di eventi dell’Altipiano delle Rocche che già da qualche settimana accoglie i numerosi turisti che sono accorsi anche da fuori regione per godere delle bellezze del nostro territorio. Quest’anno però si darà ancora più spazio alla natura e ad eventi green come quello di ieri soprattutto nell’ottica del rispetto delle norme necessarie per garantire una maggiore sicurezza sanitaria.