Verrà presentata in un convegno alla Camera martedì 6 novembre con il presidente della Rai Marcello Foa e i sottosegretari agli Esteri e Difesa Picchi e Volpi
Il 4 novembre 2018 cadono cent’anni dalla stipula dell’armistizio di Villa Giusti tra Italia e Austria-Ungheria che sancisce la fine della Prima guerra mondiale. Da quel giorno il 4 novembre diventa una data simbolica per rappresentare una serie valori alla base dell’unità del popolo italiano e l’anno successivo la fine della guerra viene istituita la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Con la legge 5 marzo 1977, n.54, a causa della crisi economica che attanaglia l’Italia a fine anni Settanta, il 4 novembre non è più un giorno festivo. La ricorrenza di quest’anno potrebbe essere un’importante occasione per ripristinare la festività nazionale dal 2019. Una proposta che verrà discussa in un convegno Martedì 6 novembre dalle ore 17 alle ore 19 intitolato L’Italia e la sua Vittoria, 1918-2018. Che cosa può ancora dirci cento anni dopo? organizzato da Nazione Futura, Centro Studi Machiavelli, Giovani a Destra e Fondazione Tatarella presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi, Camera dei Deputati, sita in Via di Campo Marzio 78, Roma.
Interverranno il Presidente della Rai Marcello Foa, il Presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia Gen. Marco Bertolini, il già direttore de “Il Secolo d’Italia” e deputato Marcello De Angelis e il curatore del libro Eroi. Ventidue storie della Grande Guerra Emanuele Mastrangelo, moderati dalla giornalista Claudia Svampa.
Il convegno sarà introdotto dal Sottosegretario agli Affari Esteri On. Guglielmo Picchi e concluso dal Sottosegretario alla Difesa On. Raffaele Volpi.
“Si tratta di un’importante iniziativa – spiegano gli organizzatori Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura e della Fondazione Tatarella, Daniele Scalea, responsabile del Centro Studi Machiavelli e Vanessa Combattelli co-fondatrice di Giovani a Destra – per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su un momento storico centrale per il nostro paese che ha determinato il completamento del processo di unità iniziato con il risorgimento. Il convegno sarà un’occasione per lanciare una proposta di legge per ripristinare il 4 novembre come festività nazionale e giorno festivo. In un momento in cui il nostro paese sta vivendo continui attacchi a livello europeo, rischi di speculazione finanziaria e ingerenze nella politica interna da parte di nazioni straniere, crediamo l’unità degli italiani debba essere un elemento imprescindibile come ci insegnarono i nostri antenati combattendo sul Piave”.