“La US Capistrello, in merito agli articoli apparsi sui vari organi di stampa inerenti il mancato accesso al campo sportivo di Capistrello da parte dei soccorsi per pestare le cure a due calciatori rimasti feriti, fortunatamente in modo lieve, in uno scontro di gioco durante l’incontro di calcio disputato il 23 ottobre scorso, tiene a precisare quanto segue.
I contenuti dei suddetti articoli di giornale non corrispondono alla realtà. In particolare le accuse che vengono rivolte all’amministrazione comunale nella persona del sindaco Francesco Ciciotti sono false e tendenziose.” Inizia con queste parole la nota diffusa dalla società che fa capo al presidente Francesco D’Amore, che fa seguito alle dichiarazioni della Fcd Capistello e del sindaco Ciciotti, già pubblicate precedentemente dal nostro giornale.
“Infatti – prosegue la società – oramai da tempo, è risaputo e noto a tutte le società sportive che operano nel territorio di Capistrello che dal 2014 il comune affida la gestione, in maniera provvisoria, alla US Capistrello la quale gestisce, con risorse proprie, l’arredo e la manutenzione ordinaria dell’impianto sportivo oltre a coordinare tutte le attività delle altre società (orari, giorni di allenamento, partite di calcio etc).
Precisiamo – si legge ancora – che la Us Capistrello a partire dal 1968 fino al 2014 ha sempre avuto concessioni di questo tipo a cadenza ventennale o decennale da tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo.
Nell’articolo apparso su Il Faro 24 il giorno 25 ottobre 2017 la Fcd Capistrello ha dichiarato quanto segue: “Sulla gestione del campo non abbiamo preso accordi con nessuno”. La US capistrello, al riguardo, smentisce le dichiarazioni della Fcd Capistrello e precisa che gli accordi sono stati perfezionati durante il periodo estivo ovvero prima dell’avvio della preparazione. Tali accordi prevedono l’utilizzo degli spogliatoi, la loro pulizia in determinati orari e giorni della settimana, l’apertura del primo cancello di accesso e, se necessario, a richiesta, anche l’apertura del secondo accesso.”
“Come società ci spiace per l’accaduto che fortunatamente non avuto conseguenze gravi ma in questo caso la società Fcd Capistrello avrebbe potuto sincerarsi dell’apertura del secondo accesso per tempo, prima dell’avvio della partita.
Con questo non vogliamo esonerarci dalle responsabilità e siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, ma ci sembra esagerato l’utilizzo di immagini e il rilascio di dichiarazioni che danneggiano ingiustamente l’immagine della Us Capistrello, della nostra comunità e dell’amministrazione, che in questo caso non ha nessuna responsabilità.
Cogliamo allora l’occasione – sostiene ancora la società presieduta da D’Amore – come già avvenuto in altre circostanze ad inviare la Fcd Capistrello a dialogare e confrontarsi con la scrivente, oggi unica interlocutrice per la gestione delle attività del campo sportivo, anziché creare sterili e dannose polemiche a mezzo stampa.”
“Lo sport – concludono dall’Us Capistrello – se davvero è tale, dovrebbe unire, non dividere”.
Redazione Il Faro 24