Negli ultimi tempi, si parla sempre di più di funghi medicinali. Approcciarsi a questa tematica significa, per forza di cose, informarsi in maniera dettagliata. Nelle prossime righe, vediamo assieme gli aspetti di cui è bene essere a conoscenza.
Le caratteristiche della micoterapia
Come si può leggere sulle pagine di freelandtime.com, parlare di funghi medicinali implica il fatto di chiamare in causa numerose sostanze bioattive. Tra queste è possibile citare la vitamina D, ma anche la vitamina C e le vitamine del gruppo B.
A studiare le loro proprietà quando sono contenute nei funghi ci pensa la micoterapia, metodo di cura che si pone il fine di migliorare sia la salute dell’uomo, sia quella degli animali. Le origini della micoterapia affondano nell’antichità. Per rendersene conto, basta rammentare che l’utilizzo dei funghi curativi era frequente già 4.000 anni fa nell’ambito della medicina cinese, alla quale i metodi di cura attualmente riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale devono tantissimo.
Per parlare in maniera precisa delle origini della micoterapia, è utile aprire la parentesi della tradizione taoista. Secondo questa visione del mondo, il nostro corpo è una riproposizione del cosmo in scala inferiore. Gli organi principali, sui quali i funghi agiscono, sono il cuore, il fegato, la milza, i polmoni, i reni.
Raccontare la storia della micoterapia rende necessario andare oltre a queste doverose specificazioni e rammentare che la testimonianza più antica di questo metodo curativo non ha a che fare con la Cina: si tratta infatti di un’incisione risalente a circa 9.000 anni fa e rinvenuta in una grotta in Algeria.
Funghi medicinali: perché fanno bene
Come precedentemente accennato, quando si parla di funghi medicinali si possono chiamare in causa numerose sostanze benefiche. Oltre alle già citate vitamine, è opportuno chiamare in causa pure i beta-glucani, i principali componenti della frazione solubile delle fibre alimentari, veri e propri toccasana per l’intestino.
Si potrebbe andare avanti molto a elencare i motivi per cui i funghi medicinali fanno bene alla salute! Tra gli aspetti in questione troviamo anche la loro capacità di favorire l’eliminazione delle tossine.
Come non citare poi la ricchezza in probiotici, anch’essi cruciali per il benessere della flora intestinale? Per completare, anche se in maniera parziale, il quadro delle sostanze portentose contenute nei funghi medicinali, è doveroso focalizzarsi sui minerali. Tra i principali è possibile citare il magnesio, ma anche il potassio e il sodio. Da non trascurare è altresì la presenza di ferro, così come quella di selenio, minerale dalla forte efficaci antiossidante.
Funghi medicinali: come agiscono
Quando si parla di funghi medicinali, è il caso di soffermarsi su una domanda specifica: “Come agiscono?”. Per rispondere nel migliore dei modi, è utile ricordare che esistono diverse tipologie di funghi medicinali. Entrando nel vivo della loro efficacia, è importante specificare che, nella maggior parte delle situazioni, il focus è sul sistema immunitario (i beta-glucani presenti nei funghi medicinali hanno infatti caratteristiche differenti rispetto a quelli che si possono rinvenire nei cereali e nei lieviti e agiscono in maniera più profonda sull’efficienza delle difese immunitario).
Come assumere i funghi medicinali
A questo punto, è naturale chiedersi in che modo si possono assumere i funghi medicinali. Tra le alternative possibili rammentiamo la formulazione in polvere, così come le capsule. In poche parole, i funghi medicinali si possono assumere facendo riferimento a diverse opzioni, che cambiano a seconda delle scelte delle aziende produttrici.
Per quanto riguarda il dosaggio, non esistono parametri specifici. A seconda della situazione, il professionista esperto in medicina alternativa si muove in maniera diversa. La personalizzazione è cruciale per la salute. Per capirlo, basta fare presente che, nel caso della vitamina C, il sovradosaggio può causare effetti indesiderati come la nausea, il bruciore di stomaco e il mal di testa.