La Procura della Repubblica di Sciacca sta coordinando le indagini per individuare l’autore, o gli autori, della strage dei cani, oltre trenta, diversi cuccioli, uccisi con il veleno la scorsa settimana alla periferia della città nei pressi di un agglomerato industriale in disuso. I carabinieri della Compagnia di Sciacca, insieme al coordinamento di altri comandi, stanno esaminando i filmati del sistema di videosorveglianza di due aziende che sorgono in località Muciare per tentare di individuare il responsabile della strage di cani avvenuta nei giorni scorsi e, secondo alcune indiscrezioni, nelle immagini potrebbero esserci elementi utili per risalire agli avvelenatori. quello di scandagliare tutte le immagini delle telwcamere di videosorveglianza installate nella zona è uno dei tanti tentativi che gli investigatori stanno facendo insieme con quello delle testimonianze delle persone che lavorano nelle due aziende, per venire a capo di una vicenda che sta creando seri problemi alle autorità istituzionali cittadine ed all’intera comunità saccense.Intanto i social network non si placa la rabbia degli animalisti, degli italiani minacciosi con inviti specifici a non passare più le vacanze a Sciacca, ritenuta città che non riesce a risolvere il problema del randagismo. E non si tratta solo di persone comuni che amano gli animali. Ha fatto sensazione, nella giornata di sabato, un post di un alto dirigente della Regione Sicilia, Salvatore Cocina, che nel suo profilo personale si è scagliato anch’esso contro le autorità comunali e la città, come se non fosse a conoscenza del fatto che il fenomeno randagismo ha rilevanza regionale e occorrono interventi organici, non solo locali. Gli animalisti hanno promosso un raduno per domenica 25 febbraio per ribadire, in maniera pacifica (molti di loro da tutta Italia hanno usato toni minacciosi e sono stati denunciati), le loro ragioni in difesa dei cani, ma la manifestazione potrebbe essere preceduta sabato da un’altra iniziativa con cui si tenta di mobilitare l’opinione pubblica cittadina per una svolta culturale.L’amministrazione comunale, finita nell’occhio del ciclone, e sotto inchiesta per non aver salvaguardato i randagi, ha intensificato l’attività del servizio accalappiacani ed ha provveduto alla bonifica dei luoghi dove sono stati rinvenuti gli animali morti, rimuovendo e smaltendo a sue spese le carcasse attraverso una ditta specializzata. Nelle giornate di domenica e lunedì nella stessa zona sono stati catturati dieci randagi, tutti trasferiti in un rifugio di Santa Margherita Belice. Chiudo questo racconto triste con una nota, una domanda, Perchè se un cane morde una persona viene soppresso, e se una persona provoca la morte di un animale, la legge non prevede la stessa regola? La vita di un essere è identica, stesso respiro, stesso cuore, stesse emozioni, stessi dolori.
” lo sguardo che accarezza il cuore, il battito dello stesso che colora le note di una vita, l’emozioni, le lacrime. Coloro che chiamate Cani, non sono altro che esseri umani, a differenza di voi loro amano. L’uomo è l’unico essere vivente a conoscere l’odio. Vergogna ” ( Cicchetti Ivan )
( Cicchetti Ivan )