Immobilizza un’infermiera ad una sedia, ne sequestra un’altra portandola in macchina, ferendola con un coltello e violentandola. Notte horror per due infermiere cinquantenni del centro riabilitativo “La Crisalide”.
E’ rinchiuso nel carcere di Avezzano l’autore del gesto: Enriges Kavalli, 19enne albanese, residente ad Avezzano, con numerosi precedenti, anche per reati sessuali. Il sequestro, le violenze, la fuga. Le due infermiere sono sotto shock e non dimenticheranno mai quanto accaduto quella notte. Ma chi è il diciannovenne che ha compiuto l’orribile violenza? Enriges Kavalli era rinchiuso nel carcere di Bari, dove scontava 5 anni per violenza sessuale su un’assistente sociale. Ad aprile era stato trasferito a “La Crisalide” (adiacente il Cim) per essere supportato, reinserito all’attività quotidiana, accompagnato e riabilitato. E’ tornato ad Avezzano proprio perché lì risiede la sua famiglia e per lui sarebbe stata la soluzione migliore: lo decise il Tribunale dei Minori, dopo averlo trasferito in diverse residenze al nord Italia. La sua permanenza a “La Crisalide” sarebbe servita proprio a valutarne l’eventuale e continua pericolosità, peccato che non ci fosse nessuno a vigliare, infermieri a parte, su un ragazzo malato di mente che già aveva abusato di un’assistente sociale.
La storia si ripete. Da aprile fino all’altro ieri nessun episodio di grave portata, poi l’orribile violenza ai danni delle due infermiere. Resta che il 19enne aveva già abusato precedentemente di un’altra donna e per questo sarebbe dovuto essere stato sottoposto a controlli maggiori da parte delle forze dell’ordine. Qualcuno avrà sulla coscienza quanto accaduto? Sicuramente si, ma siamo certi che a pagare saranno state solamente le due infermiere.