Da qualche anno a questa parte il settore dei giochi è stato fatto
oggetto di particolari attenzioni da parte dei vari governo che si sono
succeduti. Sono state messe in atto diverse misure restrittive per cercare di arginare
il più possibile il fenomeno del gioco d’azzardo.
L’ultima in ordine di tempo, probabilmente la più forte e decisa, è quella
firmata dal Governo da poco caduto, a guida Movimento 5 Stelle e Lega, con il
noto provvedimento contenuto nel Decreto Dignità che è sostanzialmente andato a
prevedere misure restrittive della pubblicità e l’aumento dei prelievi erariali
sul gioco.
Un provvedimento che sta facendo discutere non poco, tanto gli operatori del
settore quanto la pubblica opinione, e che sembra essere al centro anche dell’azione
del nuovo Governo appena nato, quello tra Pd e M5S sempre a guida Conte.
Le intenzioni del nuovo Governo
Anche il Governo Conte bis si appresta a rafforzare “l’azione di contrasto al gioco d’azzardo patologico.” Fattore anche giusto, viste le criticità che si registrano intorno al settore soprattutto nell’online, con la questione dei portali non regolamentati.
L’azione del governo, secondo quanto si può leggere sul portale Richslots, avrebbe per paradosso avuto un impatto maggiore sulle slot machine online, ovvero il segmento del gioco che presentava meno criticità, rispetto a quello delle VLT, le videolottery. In sostanza, secondo quanto riportato, l’attenzione dell’opinione pubblica e dei vari governi che si sono succeduti si sarebbe concentrata maggiormente sulle slot machine, sia quelle online che quelle presenti nei bar.
I rischi delle VLT
I rischi delle VLT, videolottery, sono evidenti e si riferiscono
soprattutto ad elusione ed al controllo. Nel corso degli anni si sono
registrati diversi scandali legati ad operatori di sale slot che non
collegavano, come previsto, le VLT alla rete informatica di SOGEI e quindi non
registravano gli incassi e le vincite eludendo qualsiasi tipo di controllo.
Così come la mancanza di identificazione del giocatore e l’accettazione di
denaro in contanti sono altri elementi di criticità che si riferiscono
esclusivamente alle videolottery. In sostanza le vincite generate dalle VLT
possono generare un ticket che può poi essere utile per riscuotere il denaro in
contanti.
Non a caso a partire dal 1 gennaio 2020 si procederà con utilizzo della tessera
sanitaria come mezzo di identificazione degli utenti VLT: chi non rispetterà
questa impostazione vedrà la propria attività chiusa. A stabilirlo è stato il
via libera da parte del garante della privacy lo scorso 29 agosto.