Il due febbraio verrà definitivamente approvato il nuovo Piano per la Gestione e Conservazione del Lupo in Italia. Questa misura prevede, secondo i piani, l’abbattimento annuo del 5% della specie nell’Appennino e nelle Alpi.
“Gli studi dimostrano che le tecniche di prevenzione dei danni si sono dimostrate la soluzione più efficace per garantire la convivenza della zootecnia con la presenza del lupo”.
Questo il commento di WWF Italia che, dalla propria pagina facebook, aggiunge: “Il due febbraio verrà definitivamente approvato il nuovo Piano per la Gestione e Conservazione del Lupo in Italia. Un Piano che ci sta per riportare indietro di quarant’anni: quando il lupo, specie simbolo del nostro Paese, rischiava di scomparire del tutto.
Un Piano inefficace per ciascuna delle parti coinvolte, incapace di risolvere i conflitti uomo-lupo e che sembra essere piuttosto uno strumento politico di distrazione di massa!”.
“Tra le diverse motivazione a sostegno degli abbattimenti – spiegano da WWF Italia – c’è quella secondo cui i danni provocati dai grandi carnivori, costituirebbero il problema principale della zootecnia italiana. Ma è davvero così? In realtà, sono gli stessi addetti ai lavori a smentire questa notizia e chi è favorevole agli abbattimenti sembra dimenticare che uccidere esemplari di lupo non diminuisce il numero di attacchi all’attività di pastorizia, ma anzi li aumenta”.
Per maggiori informazioni consulta il sito del WWF: http://www.wwf.it/news/notizie/?27800/Piano-lupo-appello-del-WWF
Redazione