“La Regione Abruzzo deve stralciare l’ex Cofa dal Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni della Regione Abruzzo e deve mantenere la proprietà pubblica di quel patrimonio, dal valore inestimabile, mettendo l’area al riparo da qualunque potenziale attività speculativa privata. Lo abbiamo detto oggi chiaramente, attraverso un ordine del giorno, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale convocata, su richiesta del centrodestra, dopo che la stessa Regione ha di fatto approvato un atto ufficiale, una delibera di giunta, la numero 372, mettendo in vendita quell’area. Prendiamo atto dell’intervento del Governatore D’Alfonso il quale, verbalmente, ha sostenuto che la proprietà di quell’area resterà pubblica. Ma allora, proprio per questo è fondamentale procedere con lo stralcio dell’area e la modifica della delibera, perché se in aula il Governatore dice che non si procede con la vendita, ma poi resta in piedi un documento valido a tutti gli effetti che dice il contrario, qualche dubbio mi sorge. Solo dopo tale stralcio, ci potremo sedere e confrontare sul futuro dell’ex Cofa, ricordando che il centrodestra, oggi opposizione, ha sempre saputo come sviluppare la destinazione turistica di quella superficie, una destinazione che si ritrova nell’accordo di programma a suo tempo redatta con la Camera di Commercio, che avrebbe acquistato la superficie pagando alla Regione ben 13 milioni e 800mila euro. È purtroppo la sinistra, la stessa che ha affondato quella convenzione tecnicamente perfetta, che naviga nel buio, attendendo gli ordini del Presidente D’Alfonso, e non ha la benchè minima idea di cosa fare dell’ex Cofa”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli primo firmatario dell’ordine del giorno.
“La giunta regionale – ha ricordato il Capogruppo Antonelli – con delibera numero 372 ha approvato, lo scorso 4 giugno, il Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare disponibile, includendo, tra gli altri beni, il complesso dell’ex Cofa di Pescara, 25mila metri quadrati, per un valore stimato di 13 milioni di euro. Nello stesso atto si precisa che la procedura di dismissione e valorizzazione è da ritenersi sospesa in virtù dei contenuti della delibera di giunta regionale del 4 novembre 2014, ovvero, presumibilmente, per i vincoli imposti dal Piano Difesa Alluvioni che determinarono il parere negativo espresso dal Genio Civile in sede di approvazione del Piano Particolareggiato 2, Zona Portuale, al cui interno ricade l’ex Cofa. Ora, la giunta comunale nell’autunno del 2014, ha deciso di avviare una riflessione nella città sul futuro delle aree dell’ex Cofa, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, dall’Università agli Ordini professionali, all’Istituto Nazionale di Urbanistica, alle Organizzazioni di categoria, ma poi, rispetto a tale volontà, non sono state riscontrate attività concrete. A più riprese il presidente D’Alfonso ha rassicurato la pubblica opinione circa la volontà di conferire la proprietà dell’ex Cofa al Comune al fine di garantire il miglior progetto possibile ‘da scuotimento intellettuale migliore’ e il perseguimento dell’interesse pubblico, ipotizzando anche ‘un combattimento di idee di professionisti, di imprenditori sani, bambini, ordini professionali e qualche competenza nazionale e internazionale’ (architetto urbanista Stefano Boeri e architetto Renzo Piano) e ‘un monumento dell’iniziativa pubblica’. Purtroppo – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – occorre rilevare che, anche in ordine a tale volontà espressa dal Governatore- non si hanno tracce di effettive laboriosità tese a determinare davvero la migliore scelta per la comunità abruzzese e, in particolare, per quella pescarese, alla luce della straordinaria e unanimemente riconosciuta strategicità del complesso. In altre parole, è andato in onda l’ennesimo esercizio di annuncite che affligge da sempre la sinistra. Appare evidente e preoccupante, pertanto, l’assoluto contrasto tra le dichiarazioni pubbliche degli amministratori e i contenuti dell’ultima delibera regionale, poiché la procedura di dismissione è solo sospesa, ma potrebbe essere riavviata d’ufficio in presenza di una rimodulazione in positivo del Piano Difesa Alluvioni, attività incorso e, forse, ormai prossima alla sua definizione. Per tali considerazioni, con il nostro Ordine del giorno, abbiamo invitato il sindaco e la giunta comunale a chiedere formalmente al Presidente e alla Giunta regionale la modifica parziale dei contenuti della delibera di giunta regionale numero 372, cassando dall’allegato C il bene ‘Complesso ex Cofa viale Giovanni XXIII Pescara’ e privilegiando, pertanto, la scelta di mantenere la proprietà pubblica dell’area, nella relazione sinergica tra Comune di Pescara e Regione Abruzzo, ai fini della sua effettiva valorizzazione al riparo da ogni potenziale attività speculativa privata”. A fine seduta l’ordine del giorno presentato dal centrodestra è stato approvato con 15 voti a favore su 17 presenti in aula.