La Polizia municipale aumenterà i controlli, procedendo anche a ricognizione fotografica, sui cassonetti dei condomini e delle attività commerciali non ritirati dopo lo svuotamento. Ad essere monitorate con maggiore attenzione saranno le zone del Centro storico, la parte nord, sud e quella centrale del Lido dalle vie Gasbarrini e D’Annunzio alle vie La Spezia e Salerno, l’area ad ovest della ferrovia oltre alle zone periferiche e alle frazioni. “Il regolamento vigente – dichiara l’assessore all’Ambiente Fabio Ruffini – obbliga i cittadini a collocare i cassonetti sulla pubblica via a partire dalle ore 22 sino alle 3 del mattino e quindi a ritirarli una volta avvenuto lo svuotamento. Purtroppo c’è l’abitudine, da parte di alcune utenze commerciali e condominiali, di non ritirare i cassonetti dopo lo svuotamento. Abitudini che non solo danneggiano l’immagine e il decoro della città, perché si creano delle vere e proprie isole ecologiche abusive, ma ostacolano fortemente le operazioni di spazzamento manuale e meccanizzato. C’è poi da aggiungere, e non si tratta di casi isolati, l’immissione nei contenitori di rifiuti differenziati in maniera scorretta. Il compito della Polizia municipale sarà quindi quello di controllare che venga rispettato il regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e, in caso di violazione, procedere di conseguenza identificando le utenze che violano le regole”.
In relazione poi alla discarica abusiva di via Bigattiera Trifoni, l’assessore Ruffini dichiara che prima della inevitabile operazione di bonifica si procederà alla ricerca di elementi che, come avvenuto il 19 agosto scorso per l’altra discarica abusiva della zona ex Saig, consentano di individuare gli autori e quindi di sanzionarli severamente. “Polizia Municipale e Guardie Ambientali d’Italia – dice l’assessore – non abbassano la soglia d’attenzione. In più sono state posizionate e sono pienamente operative le fototrappole che saranno di valido aiuto per beccare gli zozzoni. I quali, lo ricordo, rischiano la denuncia, una multa di 1.200 euro e l’obbligo di ripristino, a loro spese, dello stato dei luoghi”.