Licheri (SI): “Montesilvano sia da monito per l’Abruzzo: la parità di genere va rispettata”
Un anno fa, nel dicembre 2015, la nomina di Vaccaro e la nostra immediata denuncia sulla palese violazione della legge 215/2012 che disciplina il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali.
Sapevamo bene che questo non è l’unico caso in Abruzzo in cui si viola la legge, ma Montesilvano è la quinta città d’Abruzzo per numero di abitanti. Era, per noi importante, a livello simbolico, vedere richiamato dal TAR un principio fondamentale per lanciare un campanello d’allarme e richiamare l’attenzione dell’intera comunità Abruzzese spesso negligente su questo tema.
Maragno, per un anno, non si è mai degnato di rispondere a noi ma soprattutto alle donne di questa città. Credo sia grave la voce che gira: se pensa di ricorrere al Consiglio di Stato, persevera nell’errore buttando soldi pubblici. Gli do un consiglio: metta da parte l’orgoglio, la questione va risolta politicamente; se non è in grado, si dimetta e si torni al voto.
Le donne si sono battute per anni per poter svolgere funzioni pubbliche e avere uno spazio paritario rispetto all’invadenza maschile: le norme, ribadite dalla sentenza del TAR, sono figlie di avanzamenti della nostra società e non rispettarle non è un problema tecnico, ma etico e politico. Quando nel recente passato (amministrazione Di Mattia) ci siamo trovati di fronte al rispetto della normativa vigente, il nostro partito ha avuto un ruolo attivo e concreto con la nomina dell’assessore Rosa Pagliuca.
Vittorio Iovine, avvocato del ricorso al TAR: “La pronuncia del Tar ha confermato la giustezza giuridica della nostra impostazione, ribadendo un principio ormai non più rivedibile secondo il quale adeguata istruttoria, ricerca fuori dal palazzo e approfondita motivazione siano presupposti indefettibili alla eventuale e solo residuale deroga alla normativa sulle quote di genere.