La Fondazione Camillo De Lellis organizza un seminario studio di Baguazhang e Tongbeiquan dal 16 al 19 marzo presso il centro Dance Hall Venti ’04 di via Raiale 116. Si tratta di arti marziali tradizionali cinesi che potranno essere conosciute al meglio grazie alla presenza a pescara di uno dei massimi esperti mondiali di queste arti, da anni promosse dalla Fondazione onlus Camillo de Lellis che organizza in città frequentatissimi corsi di ginnastica medica cinese, straordinariamente efficaci per il benessere psicofisico dei partecipanti. Il maestro Guan Tieyun, con i maestri Stanislao Falanga e Carmela Filosa, è stato presente stamane alla conferenza stampa sull’iniziativa con Lucio Pippa, presidente Fondazione onlus Camillo de Lellis, Adamo Scurti, presidente della Commissione Consiliare Sport. Ha portato il suo saluto anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.
“La quattro giorni che inizia oggi che si inserisce in un discorso che la Fondazione porta avanti da anni per l’avvicinamento e il contatto fra medicina occiedentale con quella orientale – così Lucio Pippa a capo della Fondazione – E’ questo il motivo per cui promuoviamo da anni questi corsi sull’arte marziale cinese in assoluta sintonia con l’associazione italiana cinese Chen Xiaojia e l’associazione internazionale di Tong Yuan. Perché una Fondazione che si interessa dell’arte marziale cinese: il riferimento non è solo all’apparato osteomuscoloarticolare, ma al complesso di tutte le forme di circolazione che si possono avere nel nostro organismo, questa disciplina è volta all’armonia spirito-corpo ed è questa la ragione per cui ci dedichiamo a questo tipo di arte. Fra le nostre finalità c’è la ricerca e la promozione di forme di medicina finalizzate al benessere della persona. La nostra Fondazione, che proprio quest’anno compie 18 anni, è stata fondata da gruppo di medici e operatori sociosanitari desiderosi di leggere il bisogno di salute nella sua vera natura, puntando a promuovere il benessere della persona nella sua integralità. Per questo favoriamo iniziative di medicina medico scientifica e ci apriamo a ogni cultura che si fa portatrice del miglioramento della salute e dell’equilibrio psicofisico di ognuno. Il seminario si basa in un metodo preciso incentrato sul respiraro e controllo emotivo, dati che conferiscono a quest’arte una funzione di vera terapia, per il miglioramento dell’attività fisica e della qualità della vita, in base anche a quanto rileva un protocollo internazionale che ha coinvolto circa 100 pazienti e che ha dimostrato che l’arte marziale cinese ha procurato maggiori benefici sul fronte cardiologico sul lungo tempo. Pescara vivrà una particolare prova di tale beneficio”.
“Il metodo di movimento tradizionale cinese coniuga l’interno con l’esterno in termini di pensiero e movimento corporeo – ha spiegato il maestro Guan Tieyun – Il metodo presente mira a coniugare una forma di arte del movimento con lo spirito della persona che pratica e poi quest’arte è una parte preziosa della cultura tradizionale cinese, cosa che la rende ancora più preziosa. Si tratta di una disciplina che ha una stretta relazione con il benessere perché coniuga lo stato del corpo a quello dello spirito della persona e può essere una fondamentale terapia”.
“Cultura orientale arricchisce la cultura occidentale – così il maestro Carmela Filosa – Questa pratica è assolutamente parte integrante della cultura cinese è stata un grande arricchimento non solo sotto l’aspetto del benessere, ma anche per capire le relazioni con l’altro, attraverso una cultura diametralmente opposta che ci consente di comprendere meglio anche la nostra cultura”.
“Quattro giorni a Pescara, un’ampia gamma di conoscenze per insegnare oltre le conoscenze e spiegazione teorica dei principi che vengono sviluppati – così il Maestro Stanislao Falanga – due le modalità dei seminari. Per il Banguazhang dal 16 al 19 marzo dalle 14,30 alle 17,30; per il Tongbeiquan dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17,30”.
“Saluto tutti i maestri che presentano questa iniziativa che proietta Pescara non solo per attività sportive ma anche per quelle di questo genere che permettono una conoscenza del proprio corpo e con il contatto verso gli altri – conclude il presidente della Commissione Consiliare Adamo Scurti – Eessendo stato atleta agonistico sono stato oggetto di attenzione proprio per la respirazione che serviva per captare le energie e proporle estenramente in modo potenziato. Cultura che si fondono attraverso elementi fondamentali di base e non attraverso pseudodiscipline dalle origini dubbie. C’è una cultura e una radice profonda che è bene venga proposta”.