Pescara, Capogruppo Fi Antonelli su assunzione interinali all’Aca

“Tornano le vecchie logiche clientelari nella nuova gestione dell’Aca: nonostante la situazione di concordato preventivo, nonostante la società cammini ogni giorno sul filo del rasoio, vista la delicatissima situazione finanziaria in cui versa, sembra che il nuovo Presidente abbia dato il via libera all’assunzione di un nuovo squadrone di interinali, alcune decine, e sembra si tratti degli stessi interinali che lavoravano per l’Aca durante la vecchia governance del Presidente Di Cristofaro. A questo punto riteniamo che sia necessario l’intervento diretto del sindaco di Pescara, primo azionista dell’Aca, per fermare procedure che già in passato hanno dimostrato di essere fallimentari, e soprattutto facciamo appello anche al Commissario Aca Lancasteri affinchè effettui una verifica circa la legittimità degli atti assunti in completa solitudine dal solo Presidente, senza neanche sentire il Consiglio d’Amministrazione”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli.

“Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e questa sembra essere la regola che è tornata a vigere all’interno dell’Aca – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli -. Dopo la difficile opera di risanamento messa in piedi dalla governance dell’Amministratore Unico Di Baldassarre, che ha ripristinato le regole all’interno della società, con il nuovo Presidente, di nomina Pd, siamo tornati ai vecchi metodi: il primo passo è stato il bando per la riassunzione di soggetti interinali, per un importo a base d’asta pari a 660mila euro. E le voci corrono e danno per certo il ritorno degli interinali che operavano per l’Aca con l’ex presidente Di Cristofaro, e tutti ricordiamo gli effetti prodotti da quel periodo e in quali condizioni è stata lasciata l’Aca. Cosa ancor più grave è che il Presidente dell’Azienda acquedottistica ha assunto tale iniziativa da solo, senza neanche convocare e sentire il parere del Consiglio d’Amministrazione, che proprio il Pd ha voluto ripristinare, adottando di fatto un provvedimento straordinario nonostante il Tribunale delle Imprese, dopo il ricorso dei sindaci di centro-destra, abbia detto chiaramente che l’Aca deve limitarsi a fare esclusivamente atti di ordinaria amministrazione nelle more del pronunciamento di merito, ma assumere alcune decine di interinali non ci sembra rientri nel novero dei provvedimenti ordinari. A questo punto si rende necessario un intervento amministrativo e istituzionale per fermare l’iniziativa: in primo luogo tale intervento – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – spetta al sindaco di Pescara Marco Alessandrini, la città maggior azionista dell’Aca. Oggi Alessandrini non può esimersi dal chiedere chiarimenti all’Aca e noi lo interrogheremo in Consiglio comunale affinchè acquisisca tutte le informazioni necessarie per salvaguardare dal dissesto la società stessa. Nel frattempo auspichiamo anche un intervento da parte del Commissario liquidatore Guglielmo Lancasteri affinchè provveda a verificare la legittimità e la rispondenza di ciò che sta facendo in solitudine il Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Aca, senza neanche consultare, né convocare, il Cda stesso. Chiediamo al Commissario di accertare con massima urgenza e tempestività se ciò che sta facendo il Presidente del Cda di Aca rientri nelle prerogative attribuitegli dalla legge e se rientri nel filone del concordato preventivo, ricordando che basta il minimo scivolone amministrativo per determinare, ancora oggi, il fallimento. Nel frattempo ci interesserebbe sapere dove stiano lavorando gli operatori interinali assunti, visto che i disservizi di Aca continuano e soprattutto il settore amministrativo è in continuo affanno, con file e file di utenti in coda ogni giorno per pratiche che l’azienda non riesce evidentemente a smaltire o soddisfare”.

 

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