ZUPPA DI CECI E CASTAGNE – IL PIATTO POVERO DELLA CORTE DEGLI ANGIOINI

Antichi Profumi oggi ci porta indietro nel tempo fino al ‘700, ma l’origine della zuppa “Cicera atque castanae” è anche più antica come rivelerebbe una citazione del 1200 su un trattato della corte partenopea dei D’Angiò. Ingredienti: 300 g di castagne fresche,150 g di ceci secchi,2 spicchio di aglio rosso di Sulmona,2 rametti di rosmarino,1 foglia di alloro,qualche foglia di salvia,3 cucchiai di olio,sale e pepe,peperoncino secco piccante (facoltativo). La sera prima mettere in ammollo i ceci con un po’ di sale grosso: devono stare almeno 12 ore.Il giorno dopo lessarli partendo da acqua fredda, aromatizzando l’acqua con  l’alloro e un rametto di rosmarino. Lasciare bollire lentamente fino a cottura. Una volta teneri scolarli tenendo da parte l’acqua di cottura.In un altro tegame lessare le castagne, sempre partendo da acqua fredda. Occorrerà una mezz’ora, devono essere tenere. Lasciarle intiepidire e sbucciarle, togliendo anche la pellicina.Meglio evitare di sbucciarle da fredde perché più difficoltoso.Preparare un soffritto con 2 cucchiai d’olio, l’aglio, la salvia e gli aghi di un rametto di rosmarino tritati. Aggiungere i ceci, le castagne sbriciolate (lasciarne qualcuna intera per la decorazione finale), salare e pepare. Fare insaporire e versare il liquido di cottura dei ceci, eventualmente anche altra acqua, se dovesse essere necessaria. Far bollire ancora per mezz’ora e frullare un mestolo di zuppa per conferirle una consistenza più cremosa. Servire decorando con un filo d’olio a crudo, pepe, le castagne intere e qualche ciuffetto di rosmarino.Aggiungere a piacere il peperoncino.   

 

( Cicchetti Ivan )

 

 

About Redazione - Il Faro 24