Giovedì 3 ottobre le Associazioni ambientaliste e animaliste impegnate nella campagna contro la caccia al Cervo in Abruzzo saranno ascoltate in audizione presso la terza Commissione del Consiglio regionale. Sarà un momento decisivo per la Giunta regionale, che avrà l’opportunità di rivedere la decisione e ritirare la deliberazione n. 509 dell’8 agosto 2024 che autorizza l’abbattimento dei cervi.
L’auspicio delle Associazioni è ancora quello che venga finalmente accolto l’appello che da più parti si leva in difesa di questi animali: ritirare o quanto meno sospendere la delibera ammazza-cervi perché si tratta di un’unitile crudeltà per far felici un piccolo gruppo di cacciatori che non risolverà i problemi dovuti ai danni all’agricoltura né il rischio di impatto con gli autoveicoli.
Nel frattempo, il 9 ottobre è fissata l’udienza camerale al TAR, a seguito del ricorso presentato da LAV, LNDC Animal Protection e WWF Italia. Le organizzazioni chiedono la sospensione immediata della delibera per salvaguardare la vita dei cervi e, successivamente, la sua definitiva revoca.
Si attende la decisione del tribunale, ma è demoralizzante constatare, ancora una volta, come decisioni che dovrebbero essere frutto del dialogo tra istituzioni e cittadini vengano invece demandate alla magistratura.
Il 14 ottobre, data di inizio della caccia di selezione, si avvicina e 469 cervi stanno per essere uccisi in Abruzzo mentre la Giunta regionale continua a ignorare gli appelli per fermare la strage e avviare un dialogo. C’è ancora tempo per cambiare rotta: l’audizione delle Associazioni in commissione rappresenta l’occasione giusta per rivedere questa decisione.
Intanto la petizione on line continua a raccogliere consensi ed è arrivata a 133.000 firme: il WWF Abruzzo invita tutti coloro che ancora non lo hanno fatto, a farlo al link: https://www.change.org/p/fermiamo-la-strage-dei-cervi-in-abruzzo