Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli:
“La mobilitazione dei cittadini della zona Naiadi di Pescara ha sortito i suoi effetti: con un clamoroso dietrofront l’assessore Civitarese ha annunciato stamane in Commissione che il Parco di via Pasolini non verrà più cementificato, che le volumetrie previste in cambio della ricostruzione dell’ex Filanda Giammaria non potranno essere riversate su alcuna area destinata a verde pubblico e che gli Uffici tecnici avranno ora 60 giorni di tempo per individuare un’altra area idonea ad accogliere il palazzone prima previsto nel parco. Se quell’area non sarà trovata, la delibera sarà ufficialmente dichiarata ‘morta’. Questa è la vittoria della città, dei residenti e del buon senso, ed è sicuramente una sconfitta per l’assessore Civitarese e per l’intera giunta Alessandrini, ancora una volta costretti a sconfessare se stessi, svuotando una delibera folle, perché mai a nessuno verrebbe in mente di cementificare un parco. Ora informeremo i cittadini affinchè siano consapevoli del rischio sventato e siano orgogliosi della propria e della nostra vittoria”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli, ufficializzando le decisioni annunciate in Commissione Gestone del Territorio dallo stesso assessore delegato Civitarese.
“La vicenda è ormai ben nota – ha ricordato il Capogruppo Antonelli -: in sostanza andando a spulciare la delibera inerente la ricostruzione dell’ex Filanda Giammaria abbiamo scoperto che il Comune aveva proposto, come oggetto di scambio, alla società anche la costruzione di un palazzone, per 2mila metri quadrati, al posto dell’attuale Parco di via Pasolini, di fronte alle Naiadi, dunque nella zona nord della città. Uno scempio, una vera vergogna urbanistica da parte del Pd che non possiamo tollerare, un’iniziativa contraria a qualunque politica ambientale e che va contro la tutela della qualità della vita del quartiere. A gennaio scorso abbiamo informato i cittadini di quanto stava avvenendo, a partire dai residenti, convocando un’Assemblea e la città si è subito schierata a favore della tutela del Parco che non può essere merce di scambio con qualsivoglia iniziativa tesa a portare l’ennesima colata di cemento sul territorio. E i cittadini lo hanno detto chiaramente durante un sopralluogo svolto dalla Commissione nel parco a febbraio, mentre, nel frattempo, era già scattata la mobilitazione collettiva, con la raccolta di firme per una petizione, dichiarandosi pronti ad accamparsi nel parco per impedire l’arrivo di qualunque ruspa e peraltro indirizzando le proprie critiche anche verso la Regione Abruzzo che, come riportato negli atti, avrebbe dovuto finanziare l’intervento stanziando ben 1milione 300mila euro di soldi pubblici, ovvero sperperando fondi per un’opera superflua, lo sterile tentativo di riportare in vita il simbolo di un passato, l’ex Filanda, anziché dirottare somme importanti sulla messa in sicurezza delle scuole e delle strade, che stanno franando ovunque. Peraltro il condizionale è d’obbligo perché la Regione avrebbe finanziato l’opera sempre se avesse avuto a disposizione la somma necessaria, visto che a oggi non sappiamo effettivamente nulla sulla reale copertura finanziaria dell’intervento. Oggi la delibera è stata riportata in Commissione dove è avvenuta la clamorosa marcia indietro dello stesso assessore proponente Civitarese: in sostanza l’assessore ha annunciato che lunedì, in Consiglio comunale, verrà presentato un maxi-emendamento con cui verrà cancellato il trasferimento delle volumetrie nel Parco di via Pasolini, verrà esclusa la possibilità di spostare quelle volumetrie su qualsiasi altro ambito destinato a verde o di pubblico interesse. E, dal momento dell’approvazione dell’emendamento, si daranno 60 giorni di tempo alla Struttura tecnica per individuare un’altra possibile soluzione, ovvero per verificare se esistano sul territorio altre aree idonee sulle quali, eventualmente, trasferire il cemento, ma senza produrre impatti eccesivi sull’ambiente. In altre parole ora il Settore Patrimonio dovrà rifare un esame delle aree disponibili ed eventualmente proponibili in sostituzione del Parco di via Pasolini. Ma ora vogliamo vederci chiaro anche su questa ricerca – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – perché in realtà quella ricerca è già stata condotta dagli Uffici, facendo emergere che l’unica area idonea era quella del parco delle Naiadi. Evidentemente se ora, dalla seconda ricerca, dovesse invece emergere che c’era un’alternativa al parco, allora sarà più che evidente che l’individuazione del parco di via Pasolini non era una scelta residuale o ineluttabile, ma era una chiara scelta politica e su questo apriremo un ampio confronto. Resta – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – che oggi di nuovo l’assessore Civitarese ha dovuto sconfessare se stesso, svuotando di fatto una delibera che, a questo punto, andrebbe direttamente ritirata, non ha più ragion d’essere, anzi, era sballata dall’inizio. Continuiamo a ritenere sbagliato che la Regione pensi di spendere oltre un milione di euro, se disponibili, per ricostruire un simbolo ormai demolito, mentre sarebbe molto più opportuno dirottare quelle eventuali somme sulla ristrutturazione del Casino di Caccia, sul quale abbiamo un obbligo. La verità è che quella dell’ex Filanda è un’operazione populista e demagogica, tesa solo ad accontentare qualche associazione politicamente amica o vicina. Quella delibera rappresenta invece l’ennesimo passo falso del sindaco Alessandrini che, dopo la vicenda del depuratore, è stato costretto, a pochi giorni di distanza, a un nuovo dietrofront”.