Non potevamo non contattare l’esperto di Security Francesco Macri’, alla luce del’ assoluzione dopo 20 lunghi anni del Generale Mario sulla Trattativa Stato-Mafia. Tra l’altro già nel nostro giornale Macri’ piu’ volte si era apertamente espresso riguardo l’innocenza dell’ alto Ufficiale. Allora Macri’, le Sue previsioni anche questa volta sono risultate esatte, ci aiuta a comprendere meglio?
Ieri Direttore e’ stato un grande giorno, per la Giustizia, per la Democrazia, per la nostra Repubblica e aggiungo per il sottoscritto. Avevo come Lei sa piu’ volte difeso a spada tratta il Gen. Mori dalle infamanti accuse che lo identificavano quale artefice criminale di una Trattativa fra lo Stato e la mafia, subendo sulla propria pelle una serie infinita di calunnie e accuse che portarono molto anticipatamente a lasciare tutti i Suoi prestigiosi incarichi Istituzionali. Sarò diretto e telegrafico Direttore, anche se di cose da dire ne avrei moltissime, “soprattutto” come Lei sa sono stato un collaboratore del l’ex PM della Procura di Palermo Antonio Ingroia, fra i principali accusatori del Gen. Mori. In sintesi questa e’ la mia opinione come già espressa ormai da anni; la famosa TRATTATIVA c’e’ stata ed e’ innegabile, ma e’ altrettanto innegabile, per quanti ancora non l’hanno capito o strumentalmente hanno fatto finta di non capire, ( per ragioni politiche) che quella Trattativa e’ stata la piu’ Grande Operazione di Intelligence delle ns istituzioni contro Cosa Nostra. La decapitazione dei vertici della piu’ pericolosa organizzazione criminale al mondo, si concretizzò proprio grazie a quell’ operazione dei ROS dei carabinieri guidata da Mario Mori. La macchina delle accuse si mise in moto contro Mori, squisitamente (a mio giudizio) per una questione POLITICA, e’ chiaro?? E la sentenza finale della Cassazione spazza via finalmente tutte le malvagie supposizioni infamanti contro Mori, come da me sostenuto. Non voglio aggiungere altro Direttore, spero che tutta l’opinione pubblica rispetti correttamente la SENTENZA che ancora una volta indica l’ ARMA DEI CARABINIERI quale ultimo baluardo a difesa della Libertà e Democrazia del nostro Paese.