Venerdi 18 Dicembre alle ore 10:00, ha preso avvio il Webinar organizzato dall’Ordine Regionale Abruzzo degli Assistenti Sociali su: “Sistemi di welfare nell’emergenza sociosanitaria” con il supporto della piattaforma on line “Teknomedia Edizioni S.r.l.” – che ha visto la fusione tra i saluti istituzionali con la presidente CROAS: Dott.ssa Francesca D’Atri e la sua brillante moderazione di tutti gli interventi, l’Università degli studi “G.D’Annunzio” di Chieti con il Presidente CdSM in Politiche e management per il welfare: Prof. Vincenzo Corsi, con il Presidente CdL in Servizio Sociali di UNICH: Prof. Roberto Veraldi, con il già Presidente CdL in Servizio Sociale di UNICH: Prof. Gabriele Di Francesco, con il Dottore di Ricerca in Scienze Sociali di UNICH e Assistente Sociale Specialista: Dott.ssa Francesca Pia Scardigno, con il Dirigente Medico Geriatria dell’Istituto Geriatrico Pietro Redaelli di Vimodrone (Mi), con la Dott.ssa Sara Matricardi NPI dell’Ospedale Riuniti di Ancona, con l’Assistente Sociale- Psicologa docente Università La sapienza e Lumsa di Roma: Dott.ssa Giuseppina Mostardi, con la Psicologa-psicoterapeuta-formatrice di Milano: Dott.ssa Annalisa Di Luca ed infine con l’Assistente Sociale Specialista della ASL di Teramo- Presidente del Consiglio Territoriale Disciplinare Croas Abruzzo e formatrice dell’emergenza sociale Dott.ssa Silvana Di Filippo.
Il Webinar ha messo in risalto l’importanza della figura dell’Assistente Sociale e della sua formazione in ambito emergenziale, di come nelle varie realtà Italiane è stata affrontata l’emergenza socio-sanitaria, ponendo attenzione anche a quella sociale e alle attività che l’Assistente Sociale ha affrontato durante la pandemia sia in termini metodologici che deontologici.
I lavori sono stati subito aperti dalla Dott.ssa Francesca D’Atri che ha accolto i partecipanti con parsimonia e professionalità attraverso una breve introduzione delle relazioni della giornata, soffermando l’attenzione sul valore dell’integrazione sociosanitaria e sull’importanza del rinforzo della rete tra l’ORAS, l’università e il territorio.
A seguire, l’intervento del Proff. Vincenzo Corsi, il quale ha illustrato con molta precisione i cardini principali della legislazione italiana nel corso degli anni 70-90 che hanno posto le basi per la realizzazione di un sistema integrato di servizi socio sanitari sia nel pubblico che privato. Ha richiamato l’importanza della sua realizzazione proprio nel sistema degli interventi e dei servizi sociali già previsti nella Legge quadro 328/00. Il suo intervento, ha dato subito seguito a quello del Prof.Roberto Veraldi che si è soffermato verso lo stimo alla riflessione di quanto accade e di “interrogarsi sul futuro partendo dal passato” e sulla necessità di costruire un nuovo welfare che offra dei servizi per la persona e che non cavalchi le disuguaglianze.
I saluti istituzionali si chiudono con l’intervento incisivo del Prof.Gabriele Di Francesco, il quale ha messo in risalto le problematiche che ci sono state durante il periodo pandemico e della sottovalutazione del sistema sociale rispetto a quello sanitario. Nel corso dell’intervento, ha identificato come il sistema sociale sia parte integrante del sanitario e viceversa, poichè mirano entrambi al benessere e al mantenimento degli equilibri della persona.
La prima relazione mostrata dalla dott.ssa Francesca Pia Scardigno, ha subito evidenziato con un approfondito excursus storico i sistemi di integrazione sociosanitaria a partire dagli anni 70-90 analizzando gli aspetti odierni sia sul piano economico che sociale e sanitario facendo riferimento alla pianificazione abruzzese, nazionale ed europea, riportando tra le problematiche la nascita di nuove forme di povertà. La relazione termina con un invito a dare importanza alla ricerca sul campo, una modalità che consente di avere una lettura chiara per conoscere quali siano i bisogni sul territorio.
La successiva relazione è stata riportata dalla Dott.ssa Maria Vollery che ha illustrato in che modo sia stata fronteggiata la situazione pandemica in regione Lombardia. Sono state da lei evidenziati i servizi che maggiormente hanno risentito dell’emergenza e che hanno subito cambiamenti.
Il terzo intervento è stato sostenuto dalla Dott.ssa Sara Matricardi che ha offerto da un punto di vista clinico sia i punti di forza che di debolezza in relazione all’impegno di mantenere la rete dei servizi, facendo riferimento al sovraccarico delle famiglie che vivono con persone anziane e disabili, le quali sono a rischio di disturbo post traumatico-da stress.
A seguire la dott.ssa Giuseppina Mostardi, ha aperto il suo intervento illustrando un analisi di ricerca sui limiti e i vantaggi del lavoro emergenziale del sistema sociosanitario. La seconda parte dell’intervento ha mostrato i dati nazionali di come gli assistenti sociali abbiano risposto al periodo pandemico.
Successivamente, la dott.ssa Annalisa Di Luca, ha presentato nella prima parte le esperienze delle persone e degli operatori che si sono trovati di fronte alla realtà emergenziale. Nella seconda parte, ha presentato le “self care strategies”, ovvero quei metodi strategici per la tutela e il benessere fisico, psicologico, sociale e professionale messi in campo dall’operatore.
Infine, la conclusione dei lavori è stata affidata alla Dott.ssa Silvana Di Filippo che con la sua incisiva e carica di grande umanità, ha parlato dei “Valori etici e deontologici nei processi di emergenza sociale” ha messo in risalto la coscienza sociale e i principi della professione come indicato dal nuovo codice deontologico dell’Assistente Sociale nelle maxi-emergenze e di come ci si debba mettere a disposizione delle autorità competenti per programmi e interventi diretti al superamento dello stato di crisi. Ha evidenziato l’importanza della formazione e della supervisione in tempi di normalità per sfruttarla in tempi di crisi. Inoltre ha posto una riflessine sui dilemmi etici dell’Assistente Sociale e di come entrino in conflitto tra mandato istituzionale e mandato professionale. Infine, ha evidenziato l’esperienza del Servizio Sociale Consultoriale della ASL nell’attività organizzata in tempi di emergenza sociosanitaria sia con gli studenti di servizio sociale che sono rimasti attivi nello sportello di ascolto integrato e di come le esperienze operative delle vecchie leve debbano essere utili alle nuove leve per una migliore gestione del futuro e dei cambiamenti sociali e relazionali, sia con la Croce Rossa Italiana ( area di formazione pregressa), sia con le istituzioni Scolastiche, sia con le Associazioni e l’ASC Nazionale e l’Atletica Vomano con cui ancora è attiva l’attività di emergenza sociale. Viene aperto l’input di formare i professionisti sul Servizio Sociale Delle Emergenze. L’esperienza dello Sportello di Ascolto Integrato ci ha visti parte attiva in un cosi’ meritevole lungo lavoro di rete che in tempi di pandemia ha potuto coniugarne tutti i saperi multiprofessionali e aiuti diretti alle persone, ma anche ai professionisti in un rapporto continuo di sostegno, coesione e supervisione di cui la mia testimonianza è parte attiva di un cosi’ meritevole coordinamento sociale nelle emergenze del territorio e con lo spazio riservato ai volontari in continua formazione a più livelli. Un modello lodevole di servizio sociale di emergenza che certamente sarà utile ai tanti colleghi Assistenti Sociali.
Il Webinar si è concluso alle ore 13:00 con i 500 partecipanti ancora con molte domande in corso, visti i nuovi e interessanti contenuti del Servizio Sociale alla volta più salda dell’integrazione, lasciando molte riflessioni su quanto sia fondamentale collaborare in una rete solidale, formata da professionisti motivati che anche se si sono trovati dentro la tempesta hanno fatto come gli alberi nel mettere radici piu’ forti.
di Dott.ssa Filomena Ferrante