RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LE RESPONSABILITA’ – ALL’INDIRIZZO DEI CITTADINI – VANNO ASSUNTE FINO IN FONDO.
In città si ri-parla dell’arrivo di circa trentacinque profughi (cifra che potrebbe variare per eccesso o per difetto) i quali, dovrebbero essere sistemati in un casolare privato, a ridosso della perimetrale della città di Manoppello Scalo. Siccome performance del genere mettono i nostri rappresentanti politici – sia di governo che di opposizione – nella condizione di parlarne sottovoce all’indirizzo di pochi, non si riesce a capire il perché il Sindaco Giorgio De Luca, qualora abbia ricevuto delle comunicazioni da parte del Prefetto in merito a questo arrivo, non ne abbia portato a conoscenza la cittadinanza tutta. Senza dover ricordare ai signori politici-amministratori della cosa pubblica locale, che a qualche chilometro esiste già un gruppo consistente di profughi ( a Brecciarola di Chieti sotto il mantello cristiano di Suor Vera) che a onor di cronaca dovrebbe già compensare gli eventuali arrivi, non possiamo continuare a pagare l’incapacità di un Governo centrale che scarica ovunque – senza se e senza ma – questa massa di persone all’interno di territori comunali che hanno già i loro grandi problemi nel gestire la popolazione locale di italiani, con anche problemi derivanti dall’ordine pubblico che certamente aumenterà. Per l’inefficienza e il troppo buonismo di chi ci governa ci troviamo in questo stato. Per cui, non significa che a pagare debbano essere sempre e solo i cittadini condannati da eventuali scelte politiche che non hanno nulla di accogliente, ma, al contrario, pare che sia solo business economico. Siccome la nostra comunità ha già dato, non si può più accettare un modello di gestione impropria che crea malumore e discontinuità sociale all’interno del tessuto cittadino. In questo momento di totale confusione, la presa di posizione della maggioranza di governo locale – che non può non riaffermare la possibilità a che non ci sono i presupposti per avere anche un solo profugo sul territorio – non deve essere passivo solo alla certezza dell’ubbidienza prefettizia, deve porsi nella condizione di decidere a favore della collettività, evidenziando che non ci sono le condizioni di ulteriore libero accesso/accoglienza a questo eventuale sovraffollamento di persone che in questo particolare momento non sono gradite per causa certamente non loro. Gli oltre settemila cittadini di questo comune, chiedono ai loro rappresentanti istituzionali, in primis al Sindaco Giorgio De Luca, di prendere posizione su questo momento delicato che “comunque” coinvolge la cittadinanza, esternando qualunque tipo di rapporto e di scelte politiche fatte con i livelli superiori delle istituzioni, nonché, essere coerente nell’affermare l’eventuale presa di posizione della maggioranza all’indirizzo della volontà dei cittadini di Manoppello. Tuttavia, convinti che sia un nostro sacrosanto diritto essere portati a conoscenza delle scelte dell’amministrazione comunale, e un sacrosanto dovere da parte della maggioranza di governo locale di mettere nella condizione di condividere o meno le scelte che vengono fatte, si è ritenuto opportuno evidenziare non un problema, ma il problema, che potrà coinvolgere e coincidere con eventuali modelli disgregativi atti al coinvolgimento dei cittadini che non si sentono affatto di essere giudicati come inospitali, ma come componenti di una realtà che oggi non permette più di avere quello spazio illimitato che poteva servire per scopi anche umanitari.La solidarietà è un valore diverso da quello che ci vogliono far credere. Chi ha sbagliato, se ne assuma le responsabilità, evitando di scaricare sul prossimo ciò che andava relazionato e valutato prima, non dopo.
Daniele Parlante NcS Manoppello