Pescara. «Rispondendo prontamente all’invito ricevuto da parte del presidente della provincia Angelo Caruso ed all’accorato appello del Sindaco di Pacentro Guido Angelilli, oggi, per tramite del Dirigente del Genio Civile di L’Aquila Giancarlo Misantoni da me preallertato per tempo al riguardo, abbiamo partecipato al sopralluogo sulla strada regionale 487 in territorio pacentrano per dare un nostro contributo alla soluzione della grave empasse creatasi». Interviene così il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca sulla vicenda che ha interessato l’interruzione al traffico veicolare della ex strada statale a tre km dal borgo pacentrano, che aggiunge come «pur in assenza di specifiche competenze regionali sulla materia, quale ex Sindaco e cittadino di una comunità montana limitrofa, non potevo esimermi da un simile impegno, che anzi mi ha sollecitato ad intervenire sul tema con toni perentori dando così risposta pubblica alle tante telefonate che mi sono arrivate da parte di cittadini inferociti e preoccupati per la situazione. Il Presidente Caruso, il Sindaco Angelilli e l’Ing. Misantoni, che ringrazio per lo spirito collaborativo mostrato, mi hanno appena comunicato la positiva soluzione della vicenda che consentirà la riapertura del tratto stradale in tempi brevi».
«L’apposizione di blocchi di cemento – continua Mazzocca – in un tratto stradale fondamentale per la zona rasenta l’assurdità. L’isolamento preventivo e scriteriato porta al repentino degrado delle attività commerciali, produttive e turistiche del territorio, le quali assorbono buona parte della forza lavoro attiva dell’area creando reddito e dignità per le popolazioni locali. Viste le difficoltà in cui versano le Province, complice una scelta scellerata, la Regione Abruzzo ha ripetutamente sopperito alla mancanza del governo centrale provvedendo a più riprese a stanziare fondi cospicui per il ripristino di condizioni viarie accettabili della rete provinciale. Tuttavia, l’atteggiamento noncurante e asettico di una certa burocrazia linciante sta creando esasperazione e sconcerto. Siamo in piena stagione primaverile, proprio quando è prevista l’intensificazione dei flussi turistici della zona. E come può, la comunità, presentarsi con tale cartolina d’ingresso? Cosa diremo poi agli albergatori, ai ristoratori e a chi ha preferito rimanere piuttosto che migrare, investendo la propria esistenza a favore della sopravvivenza della cultura montana che gran parte d’Italia ci invidia?».
«Proprio ieri – conclude il Sottosegretario – sono stato ricevuto dai vertici ANAS regionali per contribuire allo spedito trasferimento della titolarità di questa ed altre arterie dalle Province; recentemente, infatti, è stato pubblicato in gazzetta il decreto che consentirà, una volta sottoscritti i relativi atti convenzionali, al materiale passaggio ad ANAS della relativa rete stradale nelle prossime settimane. Ma una cosa va detta con chiarezza: la responsabilità stavolta non è della politica ma di qualche burocrate che ha deciso per tutti e contro tutti, confutando nei fatti tutta la teoria di Max Weber sulla bontà di questo strumento. Anzi inizio a convincermi ora dopo ora che la radice di molti mali in Italia sia proprio dovuta a questi orientamenti che trovano nella legge Bassanini la più alta espressione e legittimazione dello strumento tecnico rispetto al dialogo politico. Seguirò direttamente la vicenda e solleciterò tutti sulla questione, che va risolta in fretta. Di isolamento si muore e nemmeno lentamente. Lunga vita alle comunità della montagna abruzzese e ai suoi abitanti resilienti».