L’ELIMINAZIONE DELLE FOSSE BIOLOGICHE:M5S PRESENTA L’ALTERNATIVA A COSTI RIDOTTI E PIU’ ECOLOGICA

“Una proposta inaccettabile quella avanzata dal centro destra (e da come si apprende dalla stampa, vista di buon occhio anche dal Presidente D’Alfonso), che prevede la totale eliminazione nel territorio provinciale di Pescara delle fosse biologiche (cosiddette imhoff) già esistenti. Uno smantellamento che costerebbe 20 milioni di euro, secondo un progetto redatto dall’ACA”. A sottolineare l’inadeguatezza della proposta del centro destra è il Movimento 5 Stelle che, invece , propone un’alternativa che guarda verso le scelte già attuate in Paesi industrializzati d’Europa.
Mentre il centro destra afferma che tali impianti sarebbero, addirittura “responsabili” dell’inquinamento delle acque. Il M5S afferma che le Fosse sono in realtà dispositivi, a funzionamento anaerobico, che riducono l’inquinamento delle acque abbattendo parte dell’inquinamento organico presente nelle fogne alle quali sono applicate. “La realtà è che le Imhoff devono essere ben manutenute con ripuliture periodiche (almeno una o due volte all’anno) ad opera di ditte specializzate ed autorizzate” afferma Domenico Pettinari “ quindi bisognerebbe effettuare controlli sulle ricevute rilasciate per verificarne l’avvenuta effettiva manutenzione”.
“Tali dispositivi” continua Pettinari “da soli non sono sufficienti a raggiungere il livello di depurazione necessario per garantire la salute dei nostri corsi d’acqua e la salvaguardia della qualità del mare, ma possono essere potenziati con una successiva fase di trattamento, con tipologie di piccoli impianti, quali i fitodepuratori , la cui realizzazione è peraltro ritenuta sempre “auspicabile” dalla normativa nazionale e regionale come si evince dal D.lgs 152/06, cosiddetto Testo Unico Ambientale, e dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo, per tutti gli agglomerati compresi tra 50 e 2000 abitanti”.
“ L’impiego di queste moderne tecnologie di depurazione che leggendo la Legge sono definite “naturali” è consigliato per “rendere semplice la manutenzione e gestione” per “essere in grado di sopportare adeguatamente forti variazioni orarie di carico inquinante” per “minimizzare i costi gestionali” continua il consigliere regionale 5 stelle.

“Per queste caratteristiche, unitamente al fatto che i costi di gestione di un fitodepuratore sono praticamente pari a zero e che non sono neppure percettibili nel paesaggio, questi impianti sono oramai diffusissimi in tutta L’Europa e nel mondo industrializzato”.
LE CRITICITA’ DELLA PROPOSTA DEL CENTRO DESTRA
La proposta di dismissione delle Imhoff alla quale ci opponiamo fermamente, va in direzione contraria alla sostenibilità in quanto implica:
a) vanificazione e perdita dei fondi, ingenti, impiegati negli anni per l’acquisto e l’installazione delle centinaia di Imhoff esistenti;
b) Spese per le demolizioni, riepimento degli scavi residui, caratterizzazzione e smaltimento dei rifiuti prodotti;
c) La realizzazione di un’imponente, esteso, reticolo di nuove fognature, con scavi, espropri, attraversamento di corsi d’acqua e impianti di sollevamento con relativi costi di gestione;
d) Il convogliamento delle nuove fogne agli esistenti impianti di depurazione che, come quello di Pescara, sono già ingolfati e in condizioni critiche tali da non poter ricevere ulteriori liquami aggiuntivi rispetto all’esistente, pena malfunzionamento assicurato.

LA PROPOSTA M5S
“Si lascino quindi le Imhoff esistenti alo loro posto” propone Pettinari “ e, ovunque possibile (da alcuni studi in oltre il 90% dei casi), si proceda a “rifinire” la depurazione dotando le stesse di un post-trattamento risolutivo con fitodepuratori in quanto (riportiamo direttamente dalla legge) “tali trattamenti possono essere considerati adatti al fine del raggiungimento dei limiti” severi della vigente normativa europea e nazionale.

“La proposta che facciamo” sottolinea Pettinari “non è soltanto la più vantaggiosa dal punto di vista economico, ma è l’unica risolutiva dell’inquinamento da fonti delocalizzate che, attraverso i ruscelli, fossi e torrenti scaricano nei nostri fiumi e compromettono la qualità del nostro mare”.

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