M5S: “MENSA DI PESCARA, SISTEMA CLIENTELARE CHE VEDREBBE COINVOLTI POLITICI LOCALI”

DICE CHE C’HANNO AVUTO UN’INTERROGAZIONE DEL M5S E VOGLIONO CAPI’ STI 30 MILA EURO” afferma uno degli indagati commentando un’interrogazione da me presentata sull’eccessivo costo del servizio mensa. Ed è proprio da questa interrogazione, e da un esposto presentato sempre da me, che è partita l’indagine riportata oggi sui principali quotidiani locali” afferma il consigliere comunale M5S Massimiliano Di Pillo, riferendosi alle notizie pubblicate oggi secondo le quali la ditta vincitrice di quell’appalto “assumeva il proprio personale sulla base di richieste provenienti dall’amministrazione comunale, e in particolar modo, dal mondo “politico”. Tali affermazioni deriverebbero da “numerose eloquenti intercettazioni telefoniche” che “riguardano, per l’appunto, i beneficiari delle assunzioni”, ed “elenchi nominativi di soggetti da assumere recanti l’abbinamento di ciascuno al relativo sponsor” (le frasi sono citazioni testuali dagli articoli).

“Il quadro che emerge è allarmante perché rievoca le peggiori abitudini di un modo di fare politica che i cittadini hanno sempre detestato e che il Movimento 5 stelle ha sempre combattuto: ci auguriamo quindi che le indagini facciano chiarezza il prima possibile su questa vicenda” affermano il consigliere comunale Massimiliano Di Pillo, il consigliere regionale M5S Domenico Pettinari e il deputato M5S Gianluca Vacca.

“Apprendiamo dai quotidiani che tra i politici ci sarebbe anche il presidente della Regione D’Alfonso, che avrebbe dichiarato: «la mia funzione di Presidente di regione e già di Sindaco di Pescara, con l’istituzione del sabato del cittadino che mi ha consentito di incontrare almeno 50mila persone disagiate, mi ha imposto e mi impone di farmi carico delle situazioni di bisogno e di dolore del prossimo, rappresentandole ai tanti produttori di economia e di ricchezza, ma sempre uniformando la mia azione a favore dei bisognosi e fermo restando il rispetto della totale autonomia di valutazione e delle leggi che disciplinano il mercato del lavoro e l’efficienza dell’impresa». Che vuole intendere con queste parole il presidente D’Alfonso? Tra i ‘produttori di economia e di ricchezza’, come da lui definiti, ci sono anche la Cir e altre ditte vincitrici di appalti pubblici? È usanza del presidente della Regione, o di altri politici locali, segnalare persone a ditte private, che oltretutto hanno rapporti con la pubblica amministrazione, ai fini di un collocamento lavorativo? Queste sono le principali domande che i cittadini si pongono dopo aver letto quanto oggi riportato dai giornali, e sono le domande alle quali bisognerà dare una risposta al di là dell’accertamento giudiziario che ci auguriamo sia il più celere possibile” continuano Di Pillo, Pettinari e Vacca.

“Non basta l’annuncio del Sindaco della costituzione di parte civile dell’amministrazione comunale, ed è per questo che chiediamo alla stessa un sussulto di dignità, e soprattutto il coraggio di condannare pubblicamente un sistema che, se confermato, danneggerebbe l’immagine dell’amministrazione oltre che avvantaggiare il solito ‘amico dell’amico’, distruggendo il valore della meritocrazia e la voglia di legalità, che da tempo i cittadini chiedono alla politica e ai politici” conclude il consigliere comunale Di Pillo.

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