Ignorate le competenze fondamentali nella selezione pubblica per l’incarico di dirigente della progettazione europea e nazionale. Il sindaco annulli il bando e inserisca requisiti idonei.
“Per il centrodestra pescarese studiare e specializzarsi non serve a niente. È questo il messaggio esplicito lanciato alla città dopo aver verificato i requisiti specifici necessari per candidarsi nel Comune di Pescara come dirigente pro-tempore nell’epoca Masci”. A lanciare la denuncia questa mattina in conferenza stampa è la capogruppo del M5S Pescara Erika Alessandrini.
“Nel processo di valutazione per la nomina di un ruolo delicato come quello del dirigente della progettazione europea con il complesso compito di drenare fondi ad un Comune eternamente in rosso e per giunta in predissesto – spiega Erika Alessandrini – la Lega in primis seguita da Fratelli d’Italia, UdC, Forza Italia e Civiche di destra non sentono la responsabilità di garantire che nell’avviso pubblico sia prevista alcuna specifica conoscenza da parte dei candidati sulla programmazione europea, sulla redazione dei programmi, sull’individuazione degli iter procedurali e dei partenariati e nemmeno sulla conoscenza approfondita della lingua inglese”.
Sono state infatti escluse dalla partecipazione la laurea in Scienze Politiche e quelle relative alla sfera internazionalistica come Scienze internazionali e diplomatiche, Relazioni internazionali o Studi europei. Né è stato prescritto che i candidati sappiano parlare un minimo di inglese. In altre città italiane i colloqui e gli esami scritti e orali sulle specifiche competenze sono svolti interamente in lingua inglese e si prevede la conoscenza obbligatoria di almeno un’altra lingua europea, requisito fondamentale per l’attività di progettazione, la stesura dei progetti e la creazione dei partenariati richiesti dalla Commissione o dalle Agenzie che gestiscono i programmi. Le competenze linguistiche certificate sono ritenute essenziali per “crescita e occupazione” sia dall’Unione Europea che dalla Regione Abruzzo che infatti per gli anni 2018 e 2019, con il Fondo Sociale Europeo FSE, ha impegnato €1.000.000,00 per attivare corsi di lingua e successivi esami certificati, mentre questo sembra non avere alcun valore per il centrodestra pescarese.
Il M5S chiede al sindaco Carlo Masci di intervenire sui bandi di selezione pubblica con i quali si nomineranno tra pochi giorni i nuovi dirigenti comunali, annullando in particolare quello relativo all’ufficio di progettazione europea e nazionale.
“Se il sindaco vuole circondarsi di consulenti di propria fiducia, come gli garantisce la legge, lo faccia ma nomini persone di alto profilo che garantiscano alla città di ottenere milioni di euro di finanziamenti europei – conclude Erika Alessandrini – “Non scegliere oggi le giuste competenze dirigenziali da inserire all’interno del Comune purtroppo costringerà a conferire ulteriori incarichi a professionalità esterne, per le quali si spenderà il doppio dei soldi pubblici e si butterà via tempo prezioso dietro alla burocrazia o peggio si condannerà la città a perdere importanti occasioni di finanziamento. I cittadini pescaresi hanno bisogno più che mai di investimenti e di sviluppo nel locale, possibilità consentita solo dalla capacità del Comune di percepire fondi. Chiediamo quindi al sindaco l’immediato ritiro dell’avviso e l’inserimento di requisiti stringenti e appropriati, relativi alle competenze tecniche e linguistiche e alla valorizzazione della formazione in ambito internazionale ed europeo. Basta poltronifici – con la scusa della fiducia – a scapito dei pescaresi. Pescara merita il meglio ed è un dovere, per non dire un obbligo, selezionare i migliori esperti nel campo della progettazione europea che garantiranno risultati immediati e duraturi alla nostra città”.