Sono 23, su un totale di 50 tamponi eseguiti, le persone risultate positive al Covid-19 all’interno dell’Istituto Sorelle della Misericordia di Verona, casa di riposo che si trova a Pescara, in zona Colli. Si tratta di nove suore, due operatori sociosanitari e dodici ospiti. Due persone interessate da insufficienza respiratoria erano state trasportate in ospedale ieri, mentre le condizioni di salute delle altre, si apprende, al momento non destano particolare preoccupazione. Personale e ospiti – si tratta di donne anziane – rimarranno nell’istituto, con sorveglianza attiva da parte della Asl. Situazione analoga si era creata in una casa di riposo di Loreto Aprutino (Pescara), poi sgomberata venerdì sera. L’azienda sanitaria pescarese intende ora effettuare una mappatura e verifiche sulle tante strutture private presenti sul territorio provinciale. Scrive in una nota il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli, come riportato da “Il Centro”<< Una situazione dolorosa e angosciante, a cui si aggiunge la preoccupazione per le altre RSA del territorio, come quella di Serramonacesca, già segnalata dal sindaco Marinelli, dove fortunatamente servono solo DPI per gli operatori, visto che non ricultano ospiti sintomatici. Chi opera in queste strutture non può lavorare in condizioni estreme e soprattutto non può farlo senza DPI. Il nostro obiettivo deve essere trasformare le case di riposo e le RSA in un luogo sicuro, un argine alla diffusione del contagio, per contribuire a non sovraccaricare le strutture ospedaliere già in grave affanno. Per questo ho deciso di scrivere una lettera, facendo eco, a livello territoriale, alla nota inviata il 25 marzo dalla Cgil nazionale al Ministro per le politiche sociali, al presidente della conferenza delle Regioni e al Presidente dell’Anci, al governatore Marsilio>>.