Vittima di violenze ed angherie da parte dell’uomo con cui aveva avuto in passato una relazione sentimentale, una giovane donna residente in Francavilla al Mare, ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia di Stato e di denunciare la persona che, da mesi, le aveva reso la vita un inferno.
La donna, cittadina straniera residente in Italia da circa 15 anni, aveva recentemente confidato i tormenti patiti a causa della gelosia e dell’ossessività del suo ex compagno ad un amico, il quale le faceva presente come la Polizia di Stato fosse molto sensibile a problematiche come quelle che la affliggevano, avendo avuto egli modo, peraltro, di assistere ad alcune iniziative sul tema della violenza di genere, nelle quali aveva avuto occasione anche di confrontarsi con i poliziotti – nell’occasione presenti nell’ambito della nota iniziativa del “camper rosa della Polizia di Stato” – specificatamente formati ad approcciare la delicata tematica.
Così, lo scorso 3 agosto, la donna, si rivolgeva alla Squadra Mobile della Questura di Pescara, segnalando di essere vittima di condotte persecutorie.
La stessa, che nella circostanza formalizzava denuncia-querela, riferiva di aver intrattenuto una relazione con l’uomo durata 3 anni e da lei interrotta nel 2016, cosa che aveva suscitato l’immediata reazione dell’(ex) compagno che, non accettandone la decisione, aveva iniziato a perseguitarla, seguendola nei suoi spostamenti ad arrivando, in più occasioni, a danneggiarle anche la macchina. Esasperata per l’atteggiamento aggressivo e violento dell’uomo, per tentare di ricondurlo alla ragione e poter vivere un’esistenza “normale”, all’inizio di quest’anno aveva riallacciato nuovamente la relazione sentimentale, per interromperla tuttavia dopo neppure quattro mesi.
A partire dallo scorso giugno, l’uomo aveva ricominciato ad ossessionarla, cercando ripetutamente di contattarla, anche via telefono e sui social, dove era arrivato anche a crearsi falsi profili.
Aveva inoltre ricominciato a seguirla nei suoi spostamenti, minacciando per la sua gelosia anche alcuni amici della donna, impedendole così, di fatto, di coltivare qualsivoglia relazione sociale. L’uomo, seppur residente nell’entroterra pescarese, era addirittura giunto ad alloggiare a Francavilla al Mare, vicino l’abitazione della sua ex.
Ai poliziotti, tra le altre cose, veniva riferita anche un’aggressione subita la sera dello scorso 1 agosto, allorquando la donna si accingeva a raggiungere un’amica presso uno stabilimento balneare della riviera; il suo ex compagno, che l’aveva vista uscire da casa, l’aveva seguita a bordo della propria autovettura per poi tamponarla ripetutamente con la macchina.
Dopo aver ascoltato a verbale alcuni testimoni che confermavano il racconto della donna, nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile di Pescara in forza alla sezione preposta al contrasto della c.d. violenza di genere, si appostava dapprima in Francavilla al Mare, nei pressi dell’abitazione vittima e, successivamente, nei pressi di uno stabilimento balneare della riviera sud di Pescara, dove nel frattempo la donna si era recata.
I poliziotti avevano così modo di notare il presunto stalker che, raggiunto a sua volta il locale, in un primo momento si limitava ad osservare a distanza i movimenti della donna, che in quel frangente si trovava in compagnia di un amico.
Poco dopo, allorquando, questa volta da sola, ella si accingeva a salire a bordo della propria autovettura, la raggiungeva repentinamente e, impedendole di chiudere lo sportello dell’auto, la aggrediva verbalmente.
A quel punto i poliziotti uscivano allo scoperto bloccandolo ed arrestandolo per atti persecutori.
Su disposizione dell’A.G., l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria residenza, in attesa dell’udienza di convalida.