“In qualità di presidente dell’ASD Pescara, a seguito dei gravissimi fatti, accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale Play Off, e connotati:
- – da aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori;
- – dall’ennesima inadeguata direzione arbitrale, figlia di designazioni cervellotiche e
non imparziali;
- – dalla ripetuta, stucchevole, inaccettabile richiesta preventiva di assistenza, presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite ad arte su motivazioni fantasiose e offensive, che hanno inasprito gli animi già prima dell’inizio delle gare e che hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso né accettare né dimenticare;
COMUNICO
che, a partire dalla data odierna mi sento obbligato, per tutelare la mia Società, nel- la persona dei dirigenti, giocatori e tecnici che la compongono, a sospendere sia gli allenamenti che la partecipazione a tutte le attività e le competizioni ufficiali della prima squadra.
Sia l’utilizzo del terzo tempo con finalità di aggressione fisica nei confronti di un nostro giocatore, sia l’utilizzo di parole quali “terremotati” e “handicappato”, da par- te di squallidi personaggi, con finalità gravemente ingiuriose ed espressamente in- dicative della grettezza morale degli stessi, non possono restare impunite e non possono essere taciute.
Il mio costante impegno nel sociale e la carica di Presidente del Panathon Adriati- co, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere ai gravissimi fatti accaduti, fatti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo.
Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia Regione, la mia Città e la mia Società, rappresentata in panchina dal Vice Presi- dente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati de- legati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi.
Grazie a tutto il popolo biancazzurro e a tutti gli sportivi, i quali, provenendo da tutto l’Abruzzo, hanno ancora una volta riempito il Papa Giovanni Paolo II, grazie per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e mai offensi- vo nei confronto degli avversari.
In fede
Danilo Iannascoli”
Con questo annuncio il presidente del Pescara Calcio a 5 Danilo Iannascoli ha comunicato la sospensione di tutte le attività della sua squadra, impegnata nella finale scudetto contro la Luparense in cui, in gara 1 al Pala Giovanni Paolo II di Pescara, è successo purtroppo di tutto, con le aggressioni fisiche e verbali denunciate proprio dalla società biancazzurra.
Mercoledì 7 e venerdì 9 sono in programma gara 2 e gara 3 della serie che, a questo punto, dovrebbero vedere gli abruzzesi non scendere in campo e assegnare, di conseguenza il titolo di Campione d’Italia, alla Luparense, che si aggiudicherebbe il sesto Scudetto della sua storia. La formazione veneta ha avuto il merito di rimontare dal 2-4 negli ultimi due minuti in gara 1, raggiungendo il pareggio e strappando un preziosissimo successo in trasferta ai rigori. Durante i rituali saluti finali è poi successo di tutto: ad innescare la rissa da saloon del Far West un pugno di Roberto Tobe, della Luparense, a Ricardo Caputo, del Pescara. A quel punto nessuno si è sottratto alla corrida che si è scatenata ed il regolamento di conti è proseguito nel tunnel che conduce agli spogliatoi.
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