“La giunta Alessandrini non finisce mai di stupire la città con i suoi effetti tanto speciali quanto inutili: per non correggere una pista ciclabile sbagliata, quella in via Muzii, decide di mandare avanti il cantiere e di tentare di recuperare i parcheggi cancellati dalla pista in via Isonzo, la strada parallela. Una soluzione peggiore del danno visto che via Isonzo è un asse sino a oggi strettamente residenziale, pieno di passi carrabili, dove a fronte di soli 14 stalli possibili, il sindaco dirotterà un imprevedibile volume di auto a caccia di un posto, senza peraltro restituire un servizio alle attività commerciali di via Muzii. Una soluzione balorda che rispecchia la testardaggine ostinata e ostile di un’amministrazione che, a fronte di errori evidenti, rifiuta di tornare sui propri passi, condannando i cittadini a pagarne i danni. Ma nel frattempo il sindaco e i suoi assessori giocano alla democrazia e fanno finta di lanciare sondaggi per consultare i cittadini per chiedere loro come vorrebbero veder modificata la viabilità cittadina, esattamente com’è accaduto per via Leopoldo Muzii, salvo poi adottare decisioni già prese e che sono diametralmente opposte a quanto deciso dai cittadini. A giorni anche il centrodestra lancerà un referendum per verificare quanti pescaresi vogliono che il sindaco Alessandrini e la sua giunta vadano subito a casa al fine di arginare e limitare i danni causati alla città”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli, commentando l’ultima decisione annunciata dal duo Blasioli-Civitarese circa la volontà di ricreare in via Isonzo i parcheggi cancellati in via Muzii dalla pista ciclabile in corso di realizzazione.
“Che la volontà cieca e ostinata di portare avanti il cantiere per la pista ciclabile di via Muzii fosse dettata esclusivamente dall’orgoglio personale e dal rifiuto di ammettere l’errore era ormai chiaro – ha osservato il Capogruppo Antonelli -. Tant’è che oggi gli assessori Blasioli e Civitarese, per tentare di recuperare terreno e consensi e di tacitare la protesta e il malcontento dei commercianti di via Muzii hanno annunciato di voler restituire i parcheggi cancellati dalle opere, in realtà solo 14 anziché 17, ma spostandoli in via Isonzo, dove verrà istituita la zona 30, in modo da permettere di parcheggiare su entrambi i lati della piccola stradina. Una decisione che testimonia l’assurdità di tali provvedimenti: il centrodestra da mesi sta chiedendo di utilizzare via Isonzo come alternativa a via Leopoldo Muzii, ma non per metterci i parcheggi, piuttosto per costruirci la pista ciclabile, peraltro rispettando lo spirito residenziale di una stradina stretta e dotata di passi carrabili ogni due metri. In via Isonzo le bici avrebbero potuto transitare in assoluta tranquillità, sicurezza, senza interferenze con il traffico veicolare e senza stravolgere la filosofia del progetto dell’assessore Civitarese, ovvero creare un unico anello circolare che collegasse la strada parco con la riviera nord. Portare in via Isonzo le auto,, anziché la pista ciclabile, significa fare due danni: da un lato non restituirà la disponibilità di parcheggi agli utenti delle attività commerciali di via Muzii, che dunque non avranno alcun vantaggio; dall’altro lato dirotterà proprio nella tranquilla via Isonzo il volume di auto che oggi c’è in via Muzii con decine di automobilisti che vi entreranno per trovare un parcheggio, magari senza sapere che ci sono solo 14 posti disponibili, dunque facilmente esauribili. Veramente non abbiamo capito né il senso né la logica di soluzioni machiavelliche che hanno il sapore di sperimentazioni dilettantistiche che però Pescara non può permettersi. E veramente suscitano sdegno politico i referendum farlocchi che l’assessore Blasioli sta lanciando sul territorio per coinvolgere i poveri e ignari cittadini in una finta partecipazione democratica in presunte modifiche alla viabilità. Ci ricorda la stessa partecipazione democratica assicurata a residenti e commercianti di via Muzii quando si doveva ancora decidere se costruire o meno la pista ciclabile. I cittadini espressero un motivato parere contrario e la giunta, ovviamente, ha deciso da sola e ha aperto il cantiere, facendosi beffe di chi aveva partecipato alle riunioni notturne pensando di poter avere voce in capitolo. A questo punto – ha aggiunto Antonelli -, invitando i cittadini a rifiutarsi di partecipare a un gioco ridicolo, annunciamo che anche il centrodestra lancerà a giorni un referendum per chiedere ai pescaresi se vogliono o meno mandare subito a casa il sindaco Alessandrini e la sua politicamente pericolosa giunta. Il risultato, che ovviamente non avrà valore amministrativo, avrà però un peso politico e sarà nostra premura consegnare i risultati al sindaco Alessandrini affinchè prenda, ancora una volta, consapevolezza del suo drammatico indice di gradimento in città”.