PESCARA, CEROLINI: UFFICIO POLITICHE SOCIALI SFRATTATO DAL SINDACO ALESSANDRINI

PESCARA. Il Coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, si è espresso in merito alla situazione che ha coinvolto l’Ufficio per le Politiche Sociali. 

 

“Il sindaco Alessandrini sbatte per l’ennesima volta la porta in faccia alle Politiche sociali: con pochi atti approvati alla chetichella già nel 2016 e poi ratificati nel 2017, l’esecutivo ha infatti cancellato l’assegnazione all’Ufficio dei Servizi sociali del Comune dei locali dell’ex Omni, l’edificio di via del Circuito ristrutturato grazie alla giunta di centro-destra. Servizi sociali destinati dunque ad ammuffire nei locali attuali, inadeguati alle esigenze della struttura, per dare l’edificio alla società Pescara Gas Spa-Pescara Energia. Una decisione scellerata, unilaterale, non supportata da alcuna motivazione, né giustificazione, se non che Pescara Gas stava ‘stretta’ negli spazi occupati sino a oggi, ossia due appartamenti comunali nella residenziale via Ciafardini. E che fa se i cittadini in condizioni di disagio continueranno a essere costretti a raccontare i propri problemi e necessità nelle due stanzette della palazzina ex Inps, senza alcuna privacy né riservatezza. Uno schiaffo alla città dunque che dimostra, peraltro, la totale assenza di autorevolezza dell’assessore delegato Allegrino, che ha supinamente accettato una decisione vergognosa”. La denuncia è arrivata dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, ex assessore alle Politiche sociali.

“L’Ufficio Politiche sociali del Comune – ha ricordato il Coordinatore Cerolini – è forse il più delicato dell’intera macchina amministrativa, perché è il primo front office per l’utenza più fragile della nostra società: disoccupati, ragazze-madri, persone affette da dipendenza di vario genere, famiglie monoreddito che non riescono ad arrivare a fine mese, anziani soli, donne vittime di violenze familiari, bambini in affido, diversamente abili più o meno gravi. Un’utenza per la quale la riservatezza non è solo un diritto, ma un obbligo morale da parte di chi deve gestire storie drammatiche, spaventose, meritevoli di attenzione e tempestività. Da sempre il Servizio delle Politiche sociali è situato al primo piano del Palazzo ex Inps del Comune, in un’area ristretta, un lungo corridoio, alcune stanzette in rapida successione, con i cittadini costretti a mettersi in fila, in attesa, lungo quello stesso corridoio, esposti allo sguardo di chi entra ed esce da quegli uffici, una sistemazione tutt’altro che idonea, oltre che assolutamente non dignitosa, che spesso mette in difficoltà anche gli operatori comunali del sociale, che fanno i salti mortali per proteggere i propri utenti, ma con scarsi mezzi. Per questa ragione nel 2010 abbiamo deciso che l’Ufficio Politiche sociali aveva bisogno di una dislocazione diversa e soprattutto ‘protetta’, impossibile da reperire tra le due sedi del Comune. Ma l’amministrazione disponeva anche di un edificio, l’ex Omni di via del Circuito, ex sede del Comando della Polizia municipale, rimasto chiuso, dopo il trasferimento del Comando stesso, in quanto inagibile, una struttura però che, se risanata, era l’ideale per trasferirvi l’intero settore delle Politiche sociali, con una ripartizione chiara dei servizi, dei settori, lontana da occhi indiscreti e tale da agevolare il lavoro degli operatori stessi. Con il settore Lavori pubblici abbiamo reperito in bilancio la somma necessaria per finanziare le opere di riqualificazione, 1milione e mezzo di euro; il 24 aprile 2011 abbiamo approvato l’intervento inserito nel Programma triennale dei Lavori pubblici, un intervento fra l’altro complesso perché, trattandosi di un fabbricato storico, anche la sua riqualificazione ha dovuto garantire la conservazione dei caratteri architettonici originari, e soprattutto con l’approvazione del progetto abbiamo subito stabilito la sua destinazione a sede delle Politiche sociali. Il 10 luglio 2013 abbiamo approvato in giunta il progetto definitivo-esecutivo del recupero edilizio e adeguamento funzionale dell’edificio per 517mila euro, e nel novembre del 2013 è partita la gara d’appalto per il progetto stralcio destinato alle Politiche sociali. Il 4 giugno 2014, dunque pochi giorni prima del turno di ballottaggio delle amministrative – ha ancora ricordato il Coordinatore Cerolini – l’intervento è stato aggiudicato all’impresa Viviani Srl di Spoltore, con la richiesta di accelerare quanto più possibile le opere. Ebbene, le opere, seppur con estrema lentezza, sono state concluse già nell’inverno 2016, rimanendo però inspiegabilmente chiuso, salvo che tra marzo e aprile 2016 il sindaco Alessandrini ha fatto una vergognosa marcia indietro e ha deciso di annullare tutto, ossia ha tolto il fabbricato alle Politiche sociali, senza alcuna motivazione né valutazione dell’attuale situazione di disagio in cui vivono gli Uffici comunali. E, sempre senza alcuna motivazione, ha deciso, in maniera autonoma, di assegnare allegramente il fabbricato alla società in house Pescara Gas Spa, oggi Pescara Energia, che, dal canto suo, beneficia già oggi di una sistemazione più che dignitosa, ovvero due eleganti appartamenti comunali in via Ciafardini che però, ora, all’improvviso, sarebbero divenuti ‘troppo stretti’ per le esigenze della società, che non comprendiamo quali possano essere. Non solo: scopriamo anche che un’altra parte del fabbricato verrà assegnata ad altre funzioni, come la sede della Protezione civile, altra scelta scellerata e inadeguata rispetto alle prescrizioni normative del settore, secondo le quali la sede operativa della Protezione civile non può essere situata in pieno centro abitato, in mezzo al traffico, come quello di via del Circuito, proprio per garantire l’operatività della Struttura nei casi di emergenza. Forza Italia – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – ritiene questa scelta l’emblema dell’ennesima vergogna del sindaco Alessandrini, che evidentemente non ha alcuna idea delle difficoltà in cui oggi lavora il settore Politiche sociali, né l’assessore Allegrino riesce evidentemente a incidere sulla politica della giunta né a difendere le proprie deleghe, completamente denigrate, e per questo dovrebbe dimettersi. A questo punto poniamo delle domande: quali sono i criteri utilizzati per l’assegnazione degli spazi comunali ad associazioni, enti, persino società in house? È stato emanato un bando per decidere la nuova destinazione degli spazi dell’ex Omni? Quando si parla nella delibera di assegnare gli spazi ad ‘altri uffici’, oltre la Protezione civile, a chi ci si riferisce? E con quali criteri verranno scelti i futuri beneficiari? Quali attività ha intenzione di porre in essere il sindaco Alessandrini per garantire idonea protezione agli uffici Politiche sociali?”.

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