PESCARA. ECCO I VIDEO DEI SVERSAMENTI IN MARE DI LIQUAMI

Associazione ‘Pescara – Mi piace’ – su nuovi sversamenti in mare di liquami alla Madonnina e Fossi Bardet

“Nuovo sversamento nel fiume e nel mare di liquami non depurati dagli impianti di sollevamento della Madonnina e dai Fossi Bardet a Pescara a causa della pioggia che, nel tardo pomeriggio di ieri e questa notte, ha colpito la città. Per ore milioni di litri di reflui sono stati sversati direttamente in mare, dopo l’apertura dei bypass, scaricando una melma nera dall’odore nauseabondo e inequivocabile che ha appestato l’aria nonostante la pioggia. Di nuovo l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ha documentato l’accaduto e oggi chiediamo al sindaco Alessandrini di far eseguire campionamenti straordinari all’Arta per accertare le conseguenze di quello sversamento sulla qualità delle acque e, contestualmente, di firmare un’ordinanza cautelativa di divieto di balneazione non conoscendo gli effetti di quell’evento. Nel frattempo chiediamo di sapere se ieri l’Aca ha comunicato al Comune l’apertura dei bypass mentre lunedì stesso chiederemo ad altri Organi investigativi se sia normale che a Pescara alle prime gocce di pioggia venga interrotto il normale afflusso di liquami verso il depuratore di via Raiale”. Lo ha annunciato Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che ieri ha di nuovo personalmente filmato lo sversamento di milioni di litri nel fiume e mare di Pescara.

“Non appena la pioggia ha iniziato a cadere sulla città siamo andati a verificare le condizioni dell’impianto di sollevamento B0 situato a ridosso della Madonnina, sulla banchina nord del porto e, come da copione – ha detto Foschi -, abbiamo trovato lo scempio, milioni di litri di liquami dall’inconfondibile odore che si stavano sversando nel fiume, ovvero nel mare, senza alcun filtro né opera di contenimento. Tutto identico a quanto accaduto alla vigilia dell’Ironman, a differenza che, ieri, non c’erano neanche gli operatori dell’Aca a verificare sul posto cosa stava accadendo, ma solo dei cittadini passanti che, sotto la pioggia, armati di ombrello, scuotevano la testa commentando le condizioni di abbandono e degrado in cui sono finiti Pescara e il suo mare. Abbiamo aspettato oltre mezz’ora sul posto e il flusso di liquami sparato nel fiume e nel mare è rimasto costante. Intorno alle 20 mi sono spostato sulla banchina sud-via Andrea Doria, dove il vergognoso spettacolo era ancora più evidente. Dai Fossi Bardet si è sversata nel fiume una quantità spaventosa di melma nera e nauseabonda, reflui non depurati che hanno sporcato anche i pescherecci ancorati all’ormeggio e, anche in questo caso, non abbiamo avvistato né operatori dell’Aca né tantomeno del Comune. Chiaramente la nostra documentazione si va ad aggiungere al faldone aperto nel 2015 con il quale possiamo testimoniare una problematica che va assumendo contorni spaventosi: qualcuno lo chiama ‘accanimento’, per noi si tratta di senso di responsabilità nei confronti delle centinaia di utenti che magari domani vorrebbero portare i propri bambini al mare a Pescara e che invece, a nostro giudizio, devono sapere in quale mare rischiano di tuffarsi. Oggi di nuovo chiediamo all’Aca se ieri ha comunicato tempestivamente al sindaco e a tutte le Autorità cittadine l’apertura dei bypass per lo scarico diretto dei reflui, e chiediamo al sindaco Alessandrini perché non abbia ritenuto importante informare i cittadini di quanto stava accadendo, o forse, a suo giudizio, la stagione dei concertini e delle festarelle potrebbe essere pregiudizialmente rovinata dalla triste realtà degli sversamenti di liquami nel mare. Chiediamo – ha aggiunto Foschi – che il sindaco Alessandrini solleciti immediati campionamenti straordinari del mare da parte dell’Arta per conoscere gli eventuali effetti dell’episodio sulla qualità delle acque e, nell’attesa, comunque di vietare la balneazione sulla costa per ragioni cautelative nelle prossime ore. Lunedì invieremo il nostro ennesimo esposto per documentare e informare le Autorità competenti di quanto accaduto e chiedere se sia normale che a ogni pioggia a Pescara si autorizzino tali sversamenti senza che né il Comune né la Regione realizzino opere di contenimento”.

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