“Tre anni di lavori, 1milione e mezzo di euro spesi, un’inaugurazione in pompa magna con il ‘codazzo’ al seguito e con tanto di fascia al busto per il Presidente della Provincia Antonio Di Marco e per il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, ex vicepresidente della stessa Provincia, e sono bastati due giorni di neve per trasformare, di nuovo, via Prati in un percorso di guerra, con buche, voragini e veri crateri. Quella strada, su cui l’amministrazione provinciale ha acceso i riflettori nell’antivigilia di Natale, assurta a ‘simbolo del buon fare’ del centro-sinistra, divenuta impercorribile ad appena un mese dalla sua riapertura alle auto, è oggi la ‘lettera scarlatta’ appuntata al petto dei due amministratori, ma soprattutto sarà oggetto di una approfondita indagine amministrativa. Faremo accesso a tutti gli atti inerenti la sua riqualificazione per capire come sono stati spesi i soldi pubblici, cosa non ha funzionato nel progetto e poi valuteremo gli ulteriori atti da adottare”. Lo hanno denunciato il Consigliere provinciale di Forza Italia Vincenzo D’Incecco e i due consiglieri comunali di FI Marco Della Torre e Marina Febo.
“Ad allertarci sono stati gli stessi automobilisti che si sono ritrovati intrappolati in una strada appena riqualificata e che oggi sembra bombardata – hanno detto i consiglieri D’Incecco, Febo e Della Torre -. Parliamo di una strada provinciale, quella via Barco-via Prati, che è assolutamente strategica per la viabilità intercomunale, collegando Spoltore-Colle Morgetta, a Pescara, zona Fosso Grande-Vemac e svincolo Pescara Colli, e che storicamente raccoglie un volume di auto immenso. Per tre anni, ossia dal 2013, la strada, classificata come ad alto rischio di percorrenza per le sue condizioni di dissesto e di assoluto degrado, è rimasta chiusa al traffico per consentire i lavori di riqualificazione, voluti e finanziati dalla giunta di centro-destra del presidente Testa. Tre di anni di chiusura che però hanno determinato pesanti ripercussioni sul centro storico spoltorese a causa dell’inquinamento da gas di scarico, anche da mezzi pesanti. Le opere sono costate alla fine, tra espropri e cantiere, circa 1milione e mezzo di euro, e sono state ritardate anche da una frana che si è verificata un anno e mezzo fa, durante i lavori di realizzazione del nuovo tratto. Lo scorso 23 dicembre il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha organizzato, con il suo vicepresidente nonché sindaco di Spoltore Di Lorito, l’evento per l’inaugurazione delle opere finite, assumendosene tutti i meriti, per segnare come data in rosso sul suo calendario personale la riapertura al traffico, praticamente una festa, anche se non abbiamo ben capito cosa ci fosse da festeggiare per un’amministrazione che ha impiegato 3 anni per rifare un chilometro di strada. Perché in realtà via Prati non è stata riqualificata nella sua interezza, e infatti bastava spingersi un po’ più verso Pescara per ritrovare il fondo stradale disastrato cui eravamo abituati. Ma tant’è, e non sapevamo che il peggio doveva ancora venire. Perché, smantellato il palchetto delle feste, riposte le fasce, tolte le transenne, il traffico ha subito ripreso possesso della nuova viabilità. E a neanche un mese dalla riapertura siamo tornati al 2013, ovvero a prima dell’apertura del cantiere: è stata sufficiente una breve nevicata di due giorni, dunque l’azione del ghiaccio e del freddo, per tornare a distruggere l’asse appena riqualificato. Basta un rapido sopralluogo per scoprire dei veri crateri, dei fossi inimmaginabili, che oggi si sono trasformati in pozzanghere impraticabili, ma che soprattutto hanno già causato danni alle vetture degli automobilisti che hanno avuto la sfortuna di transitarvi nei giorni del maltempo e, certi di non correre rischi, non si sono accorti dei crateri aperti in mezzo alla carreggiata stradale. Una vergogna – hanno ancora sottolineato i consiglieri D’Incecco, Della Torre e Febo – sulla quale però scende ora l’onta ulteriore di un cantiere-farsa: com’è possibile che dopo appena un mese quella strada sia di nuovo dissestata? Com’è possibile che un tappetino d’asfalto nuovo, appena rifatto, anch’esso compreso nella maxi-spesa di 1milione e mezzo di euro, sia già completamente sfaldato, si sia letteralmente sbriciolato, trasformandosi in breccia e consentendo l’apertura delle voragini a terra? Quali materiali sono stati utilizzati e chi ha diretto i lavori, con il compito di sorvegliare il loro corretto svolgimento? Sono queste le domande che rivolgeremo direttamente al Presidente Di Marco, facendo accesso agli atti del cantiere: ora vogliamo leggere le carte, capire come sia possibile che una strada riqualificata in 3 anni sia già inutilizzabile dopo appena un mese dalla sua inaugurazione. E dopo aver visionato i documenti decideremo come procedere per restituire giustizia ai cittadini. Nel frattempo riteniamo che Provincia di Pescara e Comune di Spoltore debbano intervenire subito per ripristinare le opportune condizioni di sicurezza lungo l’asse stradale, ricorrendo anche alla sua nuova chiusura al traffico se le condizioni lo richiedono. Purtroppo a tagliare i nastri sono buoni tutti, anche i bambini; amministrare bene opere pubbliche ed emergenze è molto più complicato e pensiamo che eventuali dimissioni sarebbero ben accolte da una popolazione ormai stremata da deficit amministrativi provinciali e regionali”.