Progetto Abruzzo, iniziativa Camere di Commercio abruzzesi per valorizzare territori, tipicità, eccellenze e borghi

 

Il Consiglio della Camera di Commercio dell’Aquila, riunitosi in 28 Aprile u.s.,  ha approvato, a maggioranza,  il “Progetto Abruzzo – Una iniziativa del sistema camerale abruzzese per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi” da finanziare con le risorse derivanti dall’aumento del diritto annuale del 20% rispetto all’importo previsto per il 2017. Analoga decisione è stata adottata dai Consigli delle Camere di Commercio di Pescara, Teramo  e Chieti.

Come noto, le Camere di commercio sono state interessate da un processo di riforma avviato con l’articolo 28 della L. n. 114/2014, di conversione del D.L. n. 90/2014 (“Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”), che ha previsto una riduzione graduale del diritto annuale delle Camere di Commercio pari al 35 per cento per l’anno 2015, al 40 per cento per l’anno 2016 e al 50 per cento a decorrere dall’anno 2017, confermando, la possibilità per le Camere di aumentare l’importo del diritto annuale fino ad un massimo del 20%, con le procedure indicate all’art. 18 della legge 580/1993, come modificate dal decreto legislativo 219/2016.

In particolare, l’aumento del diritto è previsto per  “il finanziamento di programmi e progetti presentati dalla camere di commercio, condivisi con le Regioni ed aventi per scopo la promozione dello sviluppo economico e l’organizzazione di servizi alle imprese” . Il Ministro dello sviluppo economico, su richiesta di Unioncamere, valutata la rilevanza dell’interesse del programma o del progetto nel quadro delle politiche strategiche nazionali, può autorizzare l’aumento della misura del diritto annuale, per gli esercizi di riferimento, fino al massimo del venti per cento.

Con lettera dello scorso 8 marzo, indirizzata al presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, il Ministro Calenda ha comunicato di condividere le due proposte progettuali “Punti Impresa Digitale” e “Servizi di Orientamento al Lavoro e alle Professioni” e ha, inoltre, espresso orientamento favorevole ad “autorizzare per entrambe le soluzioni l’incremento del diritto annuale, nella misura necessaria alla loro realizzazione fino ad un massimo del 20%, per il triennio 2017-2019”, in coerenza con la previsione normativa sopra citata”, ritenendole rispondenti alle finalità della legge di riforma e alle strategie del Governo.

A questi due progetti si aggiunge la linea progettuale dell’area Turismo e Cultura, che si inquadra nella strategia nazionale del settore, con particolare riferimento al Piano Strategico del Turismo 2017-2022, elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo (art. 4 DM 8/8/14), con il coordinamento della Direzione Generale Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – MiBACT, con l’obiettivo di dotare di una visione unitaria l’Italia del turismo e della cultura, rispondendo all’esigenza di porre il settore turistico al centro delle politiche di sviluppo del Paese.

 

Le Camere di Commercio abruzzesi hanno ritenuto che le risorse derivanti dall’aumento  del 20% del diritto dovessero essere investite  interamente su un unico progetto di natura trasversale, su turismo e cultura, finalizzato alla valorizzazione dei territori, delle tipicità, delle eccellenze e dei borghi,  progetto che coinvolge le imprese di tutti i settori – dall’agricoltura, all’industria, all’artigianato, al terziario di mercato, ai servizi e alle imprese di più piccola dimensione, incluse quelle individuali, anche nell’ottica del superamento della comunicazione mediatica negativa derivante dagli eventi calamitosi del gennaio di quest’anno (sisma ed eventi meteorologici) e della conseguente esigenza di rilancio dell’offerta turistica locale.

 

La Regione Abruzzo, in persona del Vice Presidente Gianni Lolli, Assessore alle Attività Produttive e al Turismo, con nota 849 del 26 aprile 2017,   ha espressamente  condiviso il “Progetto Abruzzo – Una iniziativa del sistema camerale abruzzese per la valorizzazione dei territori, tipicità, eccellenze e borghi” ai fini della richiesta, da parte di UnionCamere, al Ministro dello Sviluppo Economico, dell’autorizzazione all’aumento, per gli esercizi finanziari 2017 – 2018 – 2019,  del diritto annuale nella misura del 20%.

 

Il progetto si propone la valorizzazione e la promozione del turismo, tramite azioni assolutamente in linea con gli indirizzi del Piano strategico nazionale elaborato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’obiettivo di:

  • accrescere la competitività del sistema turistico, tramite la digitalizzazione e lo sviluppo e la qualificazione delle imprese del turismo;
  • sviluppare un marketing efficace e innovativo, tramite azioni di promozione sul mercato interno, digitalizzazione dei servizi di promozione e commercializzazione;
  • sviluppare una strategia per l’intercettazione dei target turistici, tramite iniziative sui paesi esteri incentrate sulle tematiche dei borghi, dei parchi, delle tipicità del territorio;
  • sviluppare una adeguata campagna di promozione  e comunicazione, in coerenza  anche con il concept proposto dalla Regione Abruzzo sulla “autenticità” del nostro territorio.

 

Trattasi di un progetto organizzato per azioni di intervento che saranno esplicitate, così come da richiesta, attraverso tavoli di partecipazione e condivisione del sistema produttivo regionale e provinciale e troveranno attuazione esclusivamente attraverso bandi pubblici.

 

L’aumento del 20% deliberato produrrà, per il triennio 2017 – 2019,  complessivamente,  una maggiore entrata  di circa 320.000 euro all’anno da destinare al progetto in argomento.

 

In realtà l’aumento del 20% del diritto camerale  è una “non diminuzione” del diritto medesimo, rispetto agli  importi previsti per il 2016. Pertanto, senza l’incremento deliberato, il risparmio conseguito dalle imprese, rispetto alle varie tipologie, oscillerebbe tra 9 euro annui per quelle individuali, 20 euro annui per le società semplici non agricole e le imprese individuali in sezione ordinaria   e al massimo 281 euro annui  per le società in sezione ordinaria  con oltre 50 milioni di fatturato.

 

Restano invece invariati i diritti di segreteria e di certificazione.

 

Redazione ilfaro24.it

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