Continua l’attività di prevenzione a tutela della sicurezza e della salute dei giovanissimi mediante l’intensificazione dei controlli nei locali e centri di aggregazione della movida.
Le attività di indagine avevano inizio nella serata del 14 aprile 2019, in cui i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara accertavano, all’interno di un circolo privato insistente nella zona di Porta Nuova, diverse violazioni, sia di carattere amministrativo (mancanza di autorizzazioni di pubblica sicurezza ed amministrative) che penale (rinvenimento di alcune dosi di sostanze stupefacenti e violazioni alla normativa in materia di diritti d’autore) oltre che in materia fiscale.
Sulla base dei dati acquisiti nel corso degli interventi effettuati, le Fiamme Gialle approfondivano sia gli aspetti di carattere penale che quelli amministrativo-contabili, appurando che nel locale d’intrattenimento, benchè “mascherato” da circolo privato, con il solo pagamento delle quote di adesione, poteva accedere una “generalità indeterminata di clienti”, come ampiamente pubblicizzato mediante i social network, al solo fine di eludere la normativa fiscale vigente ed a scapito delle casse dello Stato.
Gli esiti di tali preliminari attività avevano già permesso l’emissione, nei primi giorni dello scorso mese di giugno, da parte dell’ufficio SUAP del Comune di Pescara, di un provvedimento di immediata chiusura con contestuale revoca della somministrazione a qualsiasi titolo effettuata dal predetto circolo privato.
Tale provvedimento scaturiva da una precedente diffida del Comune di Pescara del marzo 2017, con cui si disponeva la cessazione delle attività di intrattenimento e di somministrazione svolte, in difetto di autorizzazione, nel circolo privato e senza le prescritte autorizzazioni di Pubblica Sicurezza.
Tali emergenze venivano segnalate alla locale Procura della Repubblica nei confronti del titolare del circolo “privato”, responsabile di non aver osservato i provvedimenti emessi nei suoi confronti dal Comune di Pescara e dell’apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, con richiesta all’Autorità Giudiziaria di sequestro preventivo del locale, al fine di impedire che fossero riproposti ulteriori eventi musicali a carattere danzante, in assenza delle prescritte autorizzazioni.
La richiesta veniva accolta dal GIP presso il Tribunale di Pescara che, su richiesta della Procura, emetteva un decreto di sequestro preventivo del locale, che veniva eseguito in mattinata con la notifica al rappresentante legale del “finto” circolo privato, un 40enne residente a Montesilvano, e l’apposizione dei sigilli al locale.