TERAMO – Il rapporto tra la scienza e la musica è sempre stato affascinante e più vicino di quel che tanti possano immaginare. Un rapporto che farà un ulteriore balzo in avanti grazie al progetto Cosmic Symphony, che giovedì sarà presentato all’Università degli Studi di Teramo e che porterà alla realizzazione della prima “Sinfonia Cosmica”. L’idea della corrispondenza tra muoni cosmici e musica è nata dal musicista Bruno Tatulli ed il ricercatore del Laboratorio del Gran Sasso Aldo Ianni. Successivamente, grazie al lavoro sviluppato presso i Laboratori del Gran Sasso da Attanasio Candela e Massimiliano De Deo ed al supporto della Digitalcomedia, il progetto si è sviluppato nella realtà che oggi andremo a conoscere.
Un progetto di respiro internazionale che si fonda sull’utilizzo del Cosmic Race Cube (CRC), uno strumento ideato e sviluppato ai Laboratori del Gran Sasso per “catturare” i muoni (particelle elementari con una massa circa 200 volte quella di un elettrone). Il CRC è stato “adattato” per fornire note musicali al passaggio di muoni cosmici, prodotti nell’alta atmosfera e capaci di propagarsi fino alle viscere della Terra. In sostanza, dalla traccia registrata dal CRC sarà possibile ricavare delle note musicali che poi saranno utilizzate per realizzare la “Sinfonia Cosmica”. Il convegno di giovedì servirà proprio per dare un primo assaggio di quella che sarà la composizione, grazie alle prime venti note raccolta dal CRC ed arrangiate dal Maestro Enrico Angelozzi. La composizione sarà eseguita da un quintetto d’archi del Conservatorio Musicale “Braga” di Teramo assieme ad un quartetto di fiati, sotto la direzione del Maestro Bruno Tatulli, uno dei principali promotori del progetto. «Si tratta di un’idea senza precedenti a livello mondiale – afferma Tatulli – che ci permetterà di creare una cooperazione internazionale tra musicisti di tutti i continenti i quali saranno chiamati a lavorare sulle note che il CRC ci fornirà nei prossimi mesi.Tutte le piccole composizioni saranno poi legate tra loro da me e dal M° Angelozzi, e ,nell’arco di tre anni(questa è la durata del progetto),ci porterà ad eseguire la “Prima Sinfonia Cosmica” con una mega orchestra di oltre 300 elementi composta dagli stessi musicisti internazionali che hanno partecipato alla formazione di “Cosmic Symphony”.Questo progetto ci vedrà viaggiare in tutto il mondo, dando vita ad un percorso di connessione e promozione».
L’appuntamento di giovedì si aprirà alle 10.30 con gli interventi del Rettore Luciano D’Amico, del preside di Scienze della Comunicazione Stefano Traini, del direttore dei Laboratori del Gran Sasso Stefano Ragazzi e del presidente del corso di laurea Dams Paola Besutti. Successivamente ci sarà l’intervento dei responsabili del progetto Cosmic Race Cube, Aldo Ianni, Attanasio Candela e Massimiliano De Deo che tratteranno i temi del telescopio per muoni e il rapporto tra gli stessi muoni e le note musicali.Il Maestro Enrico Angelozzi spiegherà la composizione del brano e l’arrangiamento di “Starlight Romanc”, questo è il titolo della composizione. Infine la parola, o meglio, la bacchetta, passerà al Maestro Bruno Tatulli che parlerà di muoni e suoni e della “Sinfonia Cosmica” con alcuni esempi dal vivo.