“Da via Milli a via Firenze, da via Monte Sirente a via Ilaria Alpi sino a Colle Orlando: Pescara si è trasformata in una giungla urbana, con i marciapiedi vergognosamente invasi dai polloni e dall’erba alta addirittura anche due metri. È questa infatti la condizione inaccettabile e assurda in cui versa tutta la città, senza alcuna eccezione, da Porta Nuova ai Colli, sino al centro. A denunciarlo sono stati i cittadini che stanno bersagliando da giorni la segreteria del sindaco di mail e fotografie, chiedendo un intervento urgente per porre rimedio a quella che rischia di diventare un’emergenza igienico-sanitaria, senza ricevere alcuna risposta. Eppure il servizio di manutenzione del verde è stato appaltato per diverse centinaia di migliaia di euro, e a questo punto chiediamo all’assessore al Verde Di Pietro, all’assessore ai Lavori pubblici Blasioli e allo stesso sindaco Alessandrini dove sia finito il fitto programma di sfalci e potature che pure era stato sbandierato giorni fa ai quattro venti”. Lo ha denunciato il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco, documentando con foto alla mano la situazione in cui versa Pescara.
“Che la primavera e la bella stagione sarebbero arrivate credo che il sindaco Alessandrini ne fosse stato informato – ha commentato il vicecapogruppo D’Incecco – e che il sole e il caldo avrebbero fatto crescere l’erba all’interno delle aiuole e sui marciapiedi, oltre che nei giardini comunali e in tutti gli spazi verdi di Pescara, credo che ormai sia cosa risaputa, specie dopo due anni e mezzo di mal-governo della città. Ma nonostante l’ampio preavviso pure fornito dal calendario, il sindaco Alessandrini, con la sua giunta improvvisata, è riuscito a trasformare in emergenza anche ciò che rientra nell’ordinaria amministrazione di un territorio. Abortita in maniera maldestra l’improvvida ondata di abbattimenti degli alberi, sembra che a Pescara non sia stata programmata alcuna attività di manutenzione del verde cittadino o forse sindaco e assessori hanno deciso di utilizzare le aiuole come ‘aree di verde filtro’ per calmierare i livelli di smog. Fatto sta che a oggi, superato il giro di boa di metà maggio, non c’è un pezzo di città che non sia invaso da erba cresciuta in maniera selvaggia e che in alcuni punti ha raggiunto l’altezza dei due metri, rendendo invisibili persino i cartelli stradali. Impossibile transitare su strada Colle Orlando dove l’erba e i rovi cresciuti ai lati della carreggiata stradale, lungo le mura di contenimento, invadono oggi la strada pregiudicando la visibilità in tutte le curve e dunque creando una situazione di grave pericolo per gli automobilisti costretti a fronteggiare ostacoli fisici oltre che visivi. La savana – ha detto il Vicecapogruppo D’Incecco snocciolando l’elenco delle segnalazioni – ha preso il posto delle aiuole in via Cetteo Ciglia, peraltro a ridosso di centinaia di abitazioni e di uffici pubblici. Aiuole invase dai polloni, l’erba alta cresciuta sotto gli alberi, in via Pian delle Mele, nella parte bassa del rione colli, così come in via Sacco, lungo la periferia ovest di Pescara. Non se la passa meglio via Giannina Milli, a Porta Nuova, una strada che collega via Mazzarino con via Spaventa, ben urbanizzata dove i marciapiedi sono impraticabili per l’altezza raggiunta da rovi ed erba, che hanno superato i confini delle aiuole e si sono allungati sull’area pedonale. Un piccolo prato sta invece crescendo in via Firenze, seguendo il bordo dei palazzi, mentre in via Monte Sirente l’erba alta ha raggiunto i due metri proprio su un’area di proprietà del Comune. Vergognose poi le condizioni in cui versano via Ilaria Alpi e via Trigno, dove l’erba ha addirittura coperto le finestre delle abitazioni poste al primo piano, ormai le aiuole sono state sostituite da una vera e propria giungla, e i residenti si attendono di vedere da un momento all’altro qualche scimpanzè volargli in casa con le liane. Purtroppo, ironia a parte – ha aggiunto il vicecapogruppo D’Incecco – è chiaro che Pescara versa in una condizione di totale degrado e abbandono, in cui l’erba incolta è solo l’ultimo tassello di una foto disastrosa della città. Ci chiediamo dove sia finito il serrato programma di sfalci annunciato dall’assessore Blasioli, in sostituzione della collega Di Pietro, scomparsa dalla scena dopo la vicenda degli sciagurati abbattimenti degli alberi cittadini; ci chiediamo dove sia finito l’appalto esterno pure affidato per svariate centinaia di migliaia di euro. Pescara oggi versa in una condizione di grave rischio, in cui si paventa una possibile emergenza igienico-sanitaria perché è evidente che quell’erba alta sta diventando ricovero di topi, ratti, serpenti e insetti. Porteremo il ‘caso’ all’attenzione della Commissione Lavori pubblici, e nel frattempo chiediamo al team –task force di assessori delegati Blasioli-Di Pietro-Marchegiani di ufficializzare con massima urgenza il programma degli sfalci previsti sulla città”.