Le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio sono una varietà autoctona tutelata da un Presidio Slow Food. Crescono a oltre 1000 metri di altitudine, alle pendici del Gran Sasso: sono molto piccole, hanno una buccia sottile e un colore marrone scuro. Oltre alla ricetta proposta ne potete realizzare una variante diluendo la zuppa con acqua bollente e facendoci bollire o della pasta (quadrucci) o del riso. Ingredienti per 6 persone :4 etti di lenticchie piccole- 1 spicchio d’aglio-4 foglie di alloro-3 patate medie- 1 peperoncino piccante- crostini di pane- olio extravergine- sale. Sciacquate due o tre volte i legumi, poneteli in una pentola piena d’acqua, eliminate le lenticchie che vengono immediatamente a galla e fate cuocere a fuoco basso per 20/25 minuti circa. A metà cottura schiumate e aggiungete un filo d’olio, le foglie di alloro e lo spicchio d’aglio. Pulite le patate e tagliatele a pezzetti, aggiungetele alle lenticchie e proseguite la cottura per il tempo necessario a cuocere il tutto. A parte, preparate un soffritto a base di olio e peperoncino, unitelo alla zuppa quando questa sarà quasi pronta, poi servite con crostini di pane o fette di pane abbrustolito. Per avere una zuppa piu’ cremosa potete frullare 1/5 della zuppa.Santo Stefano di Sessanio è un piccolissimo comune italiano di appena 112 anime, della provincia de L’Aquila. Il Comune è compreso all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo e Monti della Laga, costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Fa parte del club dei Borghi piu’ belli d’Italia.