Pescara, scempio alberi tagliati. De Sanctis: "Sel esca dalla giunta"

Dopo la scelta da parte del Comune di Pescara di tagliare diversi storici alberi a Pescara, si è scatenata una vera e propria battaglia, per strada e sui social network. E’ intervenuta, addirittura, anche la Digos per identificare gli “ambientalisti” che stavano protestando contro l’abbattimento di quei pini che di Pescara sono un simbolo.

Adesso Via Pepe, le prossime potrebbero essere Via Scarfoglio, Via Silone ed altre. Le sole analisi visive sono bastate a far decidere a qualcuno che quei pini vanno abbattuti “perché pericolosi”. Così è partita la protesta di molti cittadini, come si legge in un comunicato del Coordinamento cittadino SalviAmo gli alberi:

“Oggi pomeriggio (ieri per chi legge ndr), intorno alle 15, nei pressi dello stadio, si sono radunati una quindicina di cittadini, poi raggiunti da alcuni attivisti del Coordinamento SalviAmo gli alberi. Dopo avere chiesto lumi sull’operazione per diverso tempo, anche perché sui mezzi non era visibile alcuna scritta, i cittadini hanno chiamato i Vigili Urbani per chiedere la verifica della regolarità del cantiere e un controllo sul rispetto delle norme della tanto decantata sicurezza, ma gli agenti della Polizia Municipale non sono venuti…”.”…un dirigente del Comune ha pensato bene di chiamare la Digos per far identificare i cittadini, gli attivisti e il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimiliano Di Pillo, nel frattempo sopraggiunto. Evidentemente erano ritenuti ancora più pericolosi degli alberi storici di Pescara così pericolanti”.
Poi l’intervento di abbattimento in zona stadio: “Un Pino maestoso, con oltre 50 anni di storia, che in qualsiasi altra città sarebbe stato quanto meno sottoposto ad approfondimenti di ogni tipo prima di essere abbattuto anche perché lo stato vegetativo non sembrava tale da farlo apparire a rischio crollo immediato. In questo caso invece è stata sufficiente un’analisi visiva, senza procedere con le analisi strumentali alle quali ricorrono tutti gli altri comuni, con il risultato che i bambini presenti sono scoppiati a piangere davanti al lavoro delle motoseghe”.

Augusto De Sanctis, ex membro storico del WWF e consulente Istituto Abruzzese Aree Protette, sul proprio profilo facebook ha scritto:

“SEL ESCA DALLA GIUNTA DI PESCARA, È SOLO UNA VERGOGNA, ALTRO CHE FESTA DELL’ECOLOGIA… ; …sono troppo forti le emozioni che ho provato assistendo a questo scempio”.
“Ora è veramente incredibile – sostiene De Sancrtis – che Sinistra Ecologia e Libertà non esca dalla giunta di Pescara e proponga addirittura la festa nazionale dell’ecologia nella città dove stanno tagliando il patrimonio di alberature storiche con una semplice analisi “visiva” quando tutti i comuni fanno anche l’analisi strumentale. Una provocazione”.
“Oggi – prosegue De Sanctis –  davanti a questo meraviglioso Pino allo Stadio il comune ha chiamato pure la DIGOS per identificare i cittadini che chiedevano spiegazioni e almeno le analisi strumentali che costano 25 euro a pianta. Con Camilla Crisante, storica presidente del WWF, sotto a questo pino abbiamo provato vergogna. Una vergogna senza fine, dopo il bagno nei liquami dello sorso anno. Un sentimento profondo di indignazione per come questa comunità è scesa in basso. Dopo 30 anni di attivismo la parola ecologia resta appesa solo come un triste slogan di una festa. Staccate la spina, vi prego”.

Redazione ilfaro24.it

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