E’ una ricetta a base di carne di maiale tipica della provincia di Teramo, realizzata con tutte le parti suine meno pregiate (orecchie, muso, piedi, coda, costatelle, cotiche, lingua, sangue). Una ricetta che ci arriva dai saggi contadini, dai profumi della terra. Deve probabilmente il suo nome al metodo di preparazione che prevede lo sminuzzamento preventivo delle parti animali in tanti piccoli tocchi, per consentirne la cottura. Questa pietanza, altamente calorica, rappresentava il nutrimento ideale per montanari e contadini durante il lungo e rigido periodo invernale, esempio di una cucina “povera” e semplice. Passare accuratamente il misto di maiale alla fiamma per consentirne la disinfezione e l’eliminazione dei peli. Tagliarlo poi a pezzetti, lavarlo e lasciarlo a bagno in acqua fredda per 2-3 ore. Disporlo in un tegame (non di alluminio) con acqua fredda che lo ricopra appena. Portare ad ebollizione, schiumare ed aggiungere i sapori. Cuocere sul fuoco lento per altre 4-5 ora (la carne dovrà essere molto cotta). A parte, cuocere il sangue del maiale facendolo bollire e, una volta cotto, tagliarlo a dadini. Prima di togliere la “’ndocca ‘ndocca” dal fuoco, unire il sangue cotto a parte. Servire la pietanza ottenuta calda o anche fredda (in gelatina).Ai sapori si può aggiungere, a volontà, qualche buccia d’arancia, della noce moscata e, durante la cottura, un po’ di sugo di pomodoro. Ingredienti per sei persone : 400 gr. di carne mista di maiale (orecchie, coda, costatella, piede e lingua), 50 gr. di sangue di maiale, 1 foglia di alloro, 3 chicchi di pepe, peperoncino e sale q.b.