La copertina del libro presenta tracce di tatuaggi e capelli.
Il Museo statale di Auschwitz-Birkenau, ha incluso nella sua collezione, un album fotografico la cui copertina è stata realizzata con la pelle umana, contenente istantanee della seconda guerra mondiale. IL libro è stato donato al museo da Pawel Krzaczkowski, che ha trovato il libro in un mercatino. Sono bastati pochi giorni al signor Pawel, per notare come le pagine contenessero capelli umani e un tatuaggio. A questo punto Krzaczkowski, ha donato l’oggetto al museo statale di Auschwitz-Birkenau. Da numerosi racconti dei prigionieri, dei campi di concentramento, attestarono come i nazisti usassero la pelle umana in oggetti di uso quotidiano, come i libri rilegati e i portafogli. A Buchenwald il supervisore del campo di concentramento, Ilse Koch, selezionava i prigionieri, con tatuaggi da uccidere, realizzando, con la loro pelle, lampade, guanti, borse e copertine di libri.
PURTROPPO NON SI PUO’ IMMAGINARE LE CRUDELTA’ DELL’EPOCA, CHE LE ANIME DEI DEPORTATI SIA SEMPRE IN GLORIA.